LA RASSEGNAZIONE È L’UNICA CHE REGNA SOVRANA
di LORENZO D’ONOFRIO
In Grecia (che è ancora la nostra finestra sul futuro) è astensione record al 47%.
Guardando a quello che stanno combinando i nostri ex alleati, e più in generale a cos’è realmente l’area del dissesto, considerata la condizione criminale del nostro sistema mediatico informativo (di quello pseudo contro informativo neanche parlo più), visti gli spazi sempre più invisibili per la partecipazione democratica al di fuori del Partito Unico, sono sempre più convinto che con la candidatura alle elezioni politiche abbiamo realizzato il massimo che si potesse fare nel nostro primo decennio.
Ciò non significa fermarsi, né rassegnarsi, ma semplicemente da un lato prendere atto della rassegnazione generale di un intero Paese, dall’altro accettare di dover fare i conti con la assoluta incapacità (e probabilmente mancanza di volontà), della nostra area di riferimento, di collocarsi in una dimensione storica che vada oltre la propria aspettativa di successo e di mettere da parte piccole e grandi patologie dell’ego, soprattutto laddove, dopo 10 anni, si continuano a compiere gli stessi errori, pretendendo perdipiù di ergersi a guida.
Nulla di sconcertante per noi che da 10 anni ci ripetiamo che non siamo nessuno, se non persone che si son messe in testa di provare a costruire una nuova classe politica, ben sapendo che non basterà la nostra intera vita, ma che la dedicheremo comunque al Paese.
Visti i tempi questo è oro, peccato per chi non l’ha ancora capito.
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