Alcune brevissime considerazioni
di TERMOMETRO GEOPOLITICO (Daniele Perra)
Alcune brevissime considerazioni:
1) appare evidente il totale fallimento dell’intelligence israeliana che, in passato, era stata molto abile nel penetrare all’interno di Hamas;
2) appaiono altrettanto evidenti le spaccature della società israeliana (sempre più divisa ed in preda a tendenze centrifughe), ad ulteriore dimostrazione del fatto che la minaccia per Tel Aviv arriva soprattutto dall’interno con una chiara responsabilità della classe dirigente che, alla pari di quella del resto dell’Occidente, è oggigiorno palesemente incompetente;
3) notevole l’incremento qualitativo delle capacità militari di Hamas (frutto della stretta, e ritrovata, collaborazione con Iran ed Hezbollah);
4) è abbastanza ridicolo affermare che non vi sia stato un reale motivo scatenante dietro l’attacco di Hamas, come vorrebbero far credere i mezzi di informazione occidentali per presentare il consueto schemino del “c’è un aggressore ed un aggredito” (sempre utile per invertire le responsabilità di una tragedia separandola dalle sue cause nello spazio e nel tempo). In realtà, la popolazione palestinese dei territori occupati (almeno dall’inizio di quest’anno) è sottoposta ad un livello di violenza e oppressione non riscontrato in precedenza (sebbene nel silenzio totale dei suddetti mezzi di informazione);
5) qualora l’IDF dovesse entrare via terra nella Striscia di Gaza (territorio densamente popolato e urbanizzato) compirebbe un errore assai grave esponendosi al rischio di perdite importanti e poco sostenibili per una società in forte pressione demografica (in altre parole, si esporrebbe al rischio di un nuovo fallimento alla pari di quello libanese del 2006).
A questo proposito, è bene ribadire che diversi centri studi nordamericani (sulla scia delle due guerre cecene degli anni ’90) avevano indicato, già dai primi anni 2000, nel combattimento urbano la caratteristica peculiare dei conflitti del XXI secolo. Un tipo di combattimento che favorisce sempre la parte in posizione difensiva e che, questa volta seconda la strategia militare russa, può essere coronato da successo solo se l’attaccante si trova in netto vantaggio numerico (da 6 a 10 a 1 sugli avversari).
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Fonte: https://www.facebook.com/daniele.perra.7/posts/pfbid02V7dUgBFHLFRSyunPyzNmnDXXPnmJvYsnXoFrkwoRpgPrUuopdwktGg25ZUFgrfval?mibextid=zxxdff
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