Vaccinazione COVID: Importantissima sentenza del Tribunale penale di Chieti
da IL BLOG DI SABINO PACIOLLA, OLTRE IL GIARDINO (Redazione)
Rilancio dal sito di ContiamoCi.
Proscioglimento per A. F., lavoratore sanitario, ed il suo accompagnatore e nostro vice-coordinatore regionale Abruzzo Pietro Ferrante che si erano recati presso il centro di vaccinazione all’interno dell’Ospedale Civile di Guardiagrele per adempiere all’obbligo di somministrazione di “vaccini anti-COVID-19”, chiedere una adeguata anamnesi con relativa informativa, chiedere esami pre-vaccinali ed infine un eventuale rilascio di esenzione temporanea per svolgere gli accertamenti necessari. A seguito della consulenza (durata circa 50 minuti) i due utenti sono stati denunciati dal personale vaccinatore ed il P.M. Giuseppe Falasca ha chiesto la condanna per interruzione di pubblico servizio (articolo 340 c.p.) alla pena di 4 mesi di reclusione (convertita in 9.000 euro di multa ciascuno). “…la condotta incriminata, considerata “perturbativa” del servizio, in realtà è stata determinata da reiterati illegittimi rifiuti del medico vaccinatore alle richieste del paziente…”, così stabilisce il giudice, Dott. Luca De Ninis, sui fatti avvenuti in data 19/02/2022 e che ora vedono la condotta del medico vaccinatore, Dott.ssa Marinella Valentina Primante e dei suoi “determinatori” soggetta alla valutazione da parte della magistratura penale. Nella rigorosa sentenza (di 16 pagine) è stato ribadito un principio imprescindibile: – il dovere del medico vaccinatore di tutelare il fondamentale diritto alla salute di ogni singolo utente; – il dovere di corretta valutazione delle condizioni cliniche; – il dovere della valutazione dei rischi e dei benefici dello specifico farmaco da somministrare; – il dovere di corretta ed esauriente informativa. L’avvocato Danielle Marguerite Mastrangelo, del Foro di Pescara, e l’avvocato Marino Marini, del Foro di Roma, legali rispettivamente per A. F. e Pietro Ferrante, dichiarano congiuntamente la soddisfazione per questa sentenza e la rilevanza della esatta analisi del giudice sulle diffuse lacune nella prassi dei centri di vaccinazione rispetto alla tutela del diritto alla salute. ContiamoCi! esprime la massima solidarietà a Pietro Ferrante e ad A. F., incorsi in una ingiusta accusa, poi felicemente conclusa con una storica sentenza che riabilita il medico nei suoi sempre imprescindibili doveri di difesa della persona.
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