Malyuk, il signore delle spie di Kiev
da LETTERA DA MOSCA (Giuseppe Gagliano)
Vasyl Malyuk, capo del servizio di sicurezza interno dell’Ucraina (SBU), sta sempre più di propagandando le operazioni compiute dai suoi commando, come riferito alla CNN in agosto, inclusa quella contro Ponte di Crimea nel Mar Nero usando i droni Sea Baby sviluppati dal suo servizio. Questo desiderio di attenzione mediatica riflette quello della Direzione Principale di Intelligence Militare (GUR) del ministero della Difesa, che dall’inizio della guerra pubblicizza le proprie operazioni. Malyuk vuole aumentare il numero delle forze speciali SBU Alpha per compiere operazioni “colpisci e fuggi” contro le forze russe lungo il fronte, in coordinamento con il GUR sotto il Comando delle Forze Speciali Ucraine, il SSO.
Le forze speciali SBU, dette Alpha, sono coinvolte nella ricerca di apparecchiature di guerra elettronica russe e operazioni di infiltrazione sul territorio russo, inclusi attacchi a posti di comando (CP). Un’operazione recente è stata, in settembre, l’attacco a un CP dell’aeronautica russa nella regione di Polissya, nel Nord dell’Ucraina. In collaborazione con il GUR, hanno anche eliminato numerosi ufficiali e dipendenti della compagnia militare privata Wagner durante l’assedio di Bakhmut, utilizzando unità di cecchini in base a intercettazioni di comunicazioni fatte insieme al GUR. Non sorprende che l’unità Alpha SBU stia espandendo i propri ranghi per formare una propria divisione.
Da quando è direttore dell’SBU, Malyuk ha riattivato reti segrete sul territorio russo, inclusi i canali di contrabbando pre-bellici. Queste reti aiutano nella logistica, incluso il trasporto di armi, equipaggiamenti e uomini per operazioni speciali sul territorio russo. Agenti segreti compiono operazioni di sabotaggio contro infrastrutture russe sensibili e missioni di ricognizione con i droni kamikaze che colpiscono Mosca e altri centri urbani nell’Ovest della Russia. Malyuk ha anche incoraggiato partnership con start-up ucraine per raccogliere e analizzare informazioni di intelligence.
Le operazioni speciali e lo sviluppo tecnologico non sono tuttavia l’attività principale dell’SBU. La missione principale del servizio è il controspionaggio, il cui lavoro è umentato notevolmente dall’invasione russa del febbraio 2022. L’anno scorso, Kyiv ha varato le leggi che permettono a Malyuk di istituire ex nihilo piccole cellule di controspionaggio. L’SBU segue in particolare i sacerdoti della Chiesa Ortodossa Ucraina (Patriarcato di Mosca), alcuni dei quali accusati di spionaggio per Mosca. Il servizio di intelligence ha intensificato indagini e arresti dall’inizio della guerra, anche in conseguenza dello scisma tra la branca ucraina della Chiesa Russa e la Chiesa Ucraina indipendente.
Gli agenti dell’SBU hanno come scopo quello di investigare e arrestare civili coinvolti in attività simili. Chiunque sospettato di collaborare, sostenere o facilitare le operazioni russe è perseguito: sono già circa 7.000 i casi degli ultimi 18 mesi. Ma gli agenti russi possono anche infiltrarsi tra i ranghi dell’SBU. Diversi funzionari dell’intelligence, incluso il capo regionale per la Crimea, sono stati arrestati negli ultimi due anni per il sostegno alle attività russe. Con lo scoppio della guerra su vasta scala, il servizio ha dovuto esaminare più da vicino i propri ranghi perché i servizi di intelligence occidentali, in particolare quelli del Five Eyes (l’alleanza per la sorveglianza costituita da USA, Regno Unito, Australia, Canada e Nuova Zelanda, n.d.r.), temevano che l’SBU fosse largamente infiltrato dai servizi segreti russi, specialmente dall’FSB. Proprio per questo Washington, quando deve condividere informazioni particolarmente sensibili, lo fa in modo molto cauto.
Oltre alla caccia agli agenti russi in ambito domestico, l’SBU ha mantenuto i propri poteri nel campo della sicurezza economica, nonostante i tentativi di privarlo di tale mandato prima della guerra. Un Bureau della Sicurezza Economica (BEB) è stato addirittura istituito per sostituire il dipartimento “K” dell’SBU, considerato il più vulnerabile alla corruzione. Ebbene proprio le indagini sulla corruzione, il riciclaggio di denaro e l’appropriazione indebita sono la specialità originale di Malyuk, che era capo della Direzione Principale dell’SBU per la Lotta alla Corruzione e al Crimine Organizzato. Il dipartimento ha recentemente partecipato al controllo dei dirigenti del conglomerato militare-industriale Ukroboronprom, che ha portato all’arresto di due dirigenti .
Malyuk è stato brevemente anche ministro dell’Interno all’inizio della guerra prima di essere riassegnato al lavoro di Bakanov nell’SBU. Tuttavia la nomina di Malyuk non è stata unanimemente supportata dagli alleati, soprattutto da Anthony Blinken, per presunti fallimenti nella lotta contro il contrabbando. Ma nonostante questi dissensi – certo non marginali -Malyuk aveva e ha tuttora un forte sostegno all’interno dell’amministrazione Zelensky.
di Giuseppe Gagliano
Presidente del Centro Studi Strategici Carlo De Cristoforis (CESTUDEC)
FONTE: https://letteradamosca.eu/2023/12/02/malyuk-il-signore-delle-spie-di-kiev/
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