La teoria della dipendenza
di GABRIELE GERMANI (Pagina FB)
La teoria della dipendenza e i suoi sviluppi, sono a mio avviso il miglior modello teorico per comprendere i rapporti teorici tra centro e periferia e persino i rapporti socio-economici interni al centro economico.
L’area egemonica si divide in tre macro-aree: Nord America (con gli USA al centro a rappresentare il cuore dell’imperialismo, il super-imperialismo), l’Europa (prima solo occidentale, poi dopo il crollo dell’URSS anche orientale) e l’Estremo Oriente + Oceania (Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Taiwan, Singapore).
Dal 1973, gli USA hanno provato ad integrare la Cina socialista in questo sistema, illudendosi anche che bastasse l’apertura ai capitali stranieri e riforme di mercato a smantellare il vecchio sistema produttivo; al contrario, Cina (in piccolo Vietnam e Laos) hanno aumentato radicalmente PIL e benessere, modernizzato la società e l’economia, conservando una forte struttura pubblica e un’economia largamente pianificata.
La struttura centro-periferia del capitalismo avanzato prevede dunque un centro, con tre aree imperialiste distinte, un’area centrale (gli USA) e due aree imperialiste subordinate.
La conflittualità bellica inter-imperialista dopo la II Guerra Mondiale è sostanzialmente terminata, le potenze esterne sono extra-europee, non dominate da una borghesia propriamente detta (anche accogliendo l’idea di un’URSS capitalista di stato, dobbiamo riconoscere che il potere non era in mano a una borghesia, ma a una sorta di ceto burocratico, così come in Cina potremmo parlare di sistema mandarinale, non di borghesia propriamente detta).
La Commissione Trilaterale diventa un po’ il simbolo di questa cooperazione, in barba a presunti complotti (di cui il potere vero non ha bisogno, perché è abbastanza forte da fare le cose alla luce del sole e farle condividere a tutti).
A partire dagli anni Settanta, con uno schema consolidato precedentemente, il capitalismo ha visto dirottare risorse sempre più spesso verso la periferia, questo (nonostante vari tentativi di impedirlo) ha portato comunque ad un aumento della conflittualità inter-imperialista (da un punto di vista esclusivamente economico): prima gli accordi del Plaza che hanno distrutto l’economia giapponese e infine l’odierna situazione ucraina, che sta diventando un pantano europeo.
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