Il riarmo è la risposta
di PIANO CONTRO MERCATO (Pagina Telegram)
Ieri pomeriggio, dopo il lavoro, mi sono sentito al telefono con Enrico Tomaselli di Giubbe Rosse. Mi intervisterà via video zoom il prossimo week end. Abbiamo parlato. Lui voleva da me delucidazioni sul riarmo. Gli ho risposto che esso non è altro che la conseguenza di quanto da me descritto sin dal 2012, quando, in un capitolo di Piano contro mercato, “L’oro dell’Oriente” comunicai, in base a quanto avevo letto su siti cinesi, che la Pboc, per sganciarsi dal dollaro predominante, avviava un decennale piano di acquisto di oro per 10 mila tonnellate. Ora sta succedendo questo: i tassi Fed ieri hanno raggiunto il 5% del rendimento, con forte aggravio spese interessi, ma molta parte del mondo sta rispondendo alla politica di rialzi del dollaro acquistando oro, che ieri ha raggiunto 1413 dollari l’oncia, record (fonte, sito Milano Finanza di ieri). Se prima parlavo di una guerra monetaria tra asset inflation (Fed e Bce guidata da Draghi e proseguita dalla Lagarde) e lotta di barricata della Pboc (difesa della stabilità dello yuan, acquisto oro), ora questa lotta di barricata si sta estendendo a molti paesi del Sud Globale, tant’è vero che la prima vittima è l’euro (seguirà nei prossimi anni il dollaro). Molti paesi stanno cercando, acquistando oro, sull’esempio russo del 2014 (a seguito delle vicende crimee, con le sanzioni occidentali e la risposta russa di sbolognarsi dollari per acquistare oro), per difendersi dalla disperata asset inflation anglosassone, seguita dai servi europei. Il riarmo è la risposta, l’effetto, non la causa della guerra di Ucraina (presunta paura di invasione russa, balle), quanto del fatto che il sistema monetario occidentale viene abbandonato da molti paesi (l’esempio è il CFA francese, dopo che molti paesi africani del Sahel hanno cacciato la Francia a favore di russi e cinesi – ultimo, questa settimana, il Senegal, dopo le nuove elezioni). E’ il tramonto monetario dell’Occidente, la lotta di barricata del resto del mondo a cui si risponde con il riarmo, a danno delle spese sociali, di istruzione, di assistenza, di tutela del territorio dei paesi occidentali coinvolti. L’Italia ne farà parte di queste spese. Secondo il Corriere della Sera di quest’ultima settimana ha già destinato, in due anni, 100 milardi all’Ucraina, nell’ambito del progetto europeo comune. Ma l’Italia cercherà, come il film Tutti a casa di Alberto Sordi, di sviarsi, magari le sue aziende, spesso parastatali avranno grosse commesse, tipo Leonardo o Fincantieri o Alenia. Chi finanzierà il riarmo? Un nuovo Pepp europeo, nuovi eurobond, nuovo Quantitative Easing da parte di Fed e Bce (sempre asset inflation). Per tutta risposta molti paesi del mondo, nel grande cambiamento che stiamo vivendo, seguiranno le strategie russe e cinesi della “lotta di barricata”, così come l’ho definita in Piano contro mercato. Quel pezzo fu scritto nel novembre del 2012, parlo di oggi.
Fonte: https://t.me/pianocontromercato/3721
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