In 3 sorsi – Il nuovo canale di deviazione del Mekong in Cambogia è destinato a cambiare le dinamiche regionali del commercio e della gestione delle risorse idriche.
1. LA PORTATA DEL PROGETTO
Il progetto per la realizzazione del canale, denominato Funan Techo Canal, sarà finanziato dalla Cina con un investimento di 1,7 miliardi di dollari e prevede l’inizio dei lavori entro la fine del 2024. Il canale, lungo 180 chilometri, collegherà il porto fluviale della capitale Phnom Penh alla provincia di Kep nel Golfo di Thailandia. Con una larghezza di 100 metri e una profondità fino a 5,4 metri, il canale sarà in grado di ospitare navi fino a 3mila tonnellate di stazza. Questo ambizioso progetto, gestito dalla China Road and Bridge Corp., mira a ridurre la dipendenza commerciale della Cambogia dal Vietnam, attraverso cui passa circa il 33% del suo commercio estero. La realizzazione è prevista per il 2028.
Fig. 1 – Il tratto del fiume Mekong che passa per la capitale cambogiana Phnom Penh
2. IMPLICAZIONI GEOPOLITICHE E ECONOMICHE
La costruzione del canale ridurrà significativamente il transito delle merci cambogiane attraverso il Vietnam, diminuendole del 90% e abbattendo così l’influenza economica di Hanoi sulla Cambogia. Questo cambiamento non è accolto favorevolmente dal Vietnam, che ha espresso preoccupazioni per le possibili conseguenze, come lo spostamento delle popolazioni, la perdita di terreni agricoli e la riduzione delle aree umide, cruciali per l’irrigazione. Il Vietnam ha inoltre espresso preoccupazioni per la sicurezza, temendo che il canale possa essere utilizzato anche da navi militari cinesi, nonostante le dimensioni ridotte dell’opera rendano questo scenario poco probabile. Tuttavia è anche vero che i rapporti militari tra Cina e Cambogia (esemplificati dall’esercitazione annuale Golden Dragon) si sono decisamente rafforzati negli ultimi tempi, circostanza che rende comprensibili i timori di Hanoi.
Il progetto poi si inserisce nel già difficile contesto di sfruttamento del bacino del Mekong per iniziative di sicurezza energetica e sviluppo economico dei Paesi dell’area.
Fig. 2 – Un campo di riso in Vietnam reso arido dalla recente ondata di calore nel Sud-est asiatico, aprile 2024. Il nuovo canale di deviazione del Mekong potrebbe acuire le tensioni regionali sul controllo delle risorse idriche
3. I RISCHI PER L’AMBIENTE
La realizzazione di grandi infrastrutture idrauliche solleva preoccupazioni significative per l’ambiente. Studi precedenti hanno dimostrato come le grandi dighe sul Mekong abbiano drasticamente ridotto i livelli di sedimenti, essenziali per la rigenerazione dei delta e per l’agricoltura fluviale. La dinamica ha un impatto negativo sugli ecosistemi e sulla sostenibilità delle attività agricole a valle, come mostrato dalle analisi dei sedimenti condotte su altri tratti del Mekong: uaspetto solleva questioni critiche per la gestione delle risorse idriche nella regione, sottolineando la necessità di una pianificazione adeguata per evitare conseguenze ambientali ed economiche irreversibili nel lungo termine.
Commenti recenti