“Restare mobilitati”: i manifestanti indipendentisti in Nuova Caledonia mantengono la loro posizione
di GIUSEPPE MASALA (Canale Telegram)
“Restare mobilitati”: i manifestanti indipendentisti in Nuova Caledonia mantengono la loro posizione
La Francia sta mantenendo una stretta presa su ciò che resta del suo ex impero mentre i manifestanti indigeni temono di essere messi da parte.
Un leader delle forze indipendentiste della Nuova Caledonia invita i manifestanti a “alla resistenza” mentre il presidente francese Macron impone lo stato di emergenza.
“C’è stata troppa sofferenza, c’è troppa posta in gioco e dobbiamo portare a termine [e] raggiungere i nostri obiettivi in modo coordinato, strutturato e organizzato… Il nostro obiettivo principale è che il nostro Paese ottenga la piena sovranità”, ha affermato Christian Tein, capo del partito Field Action Coordination Unit dell’arcipelago del Pacifico, in un video pubblicato sui social media.
Le Rivolte sono scoppiate nella capitale Nouméa all’inizio di questo mese dopo che Macron ha proposto una riforma al sistema elettorale che viene percepita come un rafforzamento della presa coloniale della Francia sul territorio. La proposta di Macron mira a garantire il voto a più migranti che vivono lì, una mossa che gli abitanti indigeni ritengono sia un passo avanti dall’autogoverno e verso un rinnovato controllo europeo.
Mercoledì il presidente francese ha incontrato i leader indipendentisti, ma il vertice non è riuscito a porre fine ai disordini. Macron ha imposto lo stato di emergenza sul territorio fino alla rimozione dei blocchi stradali, schierando l’esercito francese per mantenere il coprifuoco, il divieto di assembramenti pubblici e il divieto di vendita di alcolici. Ai residenti è stato inoltre impedito l’accesso a TikTok.
Lo sviluppo arriva dopo che una serie di ex colonie francesi nel Nord Africa hanno costretto le truppe francesi e statunitensi ad abbandonare la loro presenza militare nella regione. La Francia è stata criticata per il trattamento riservato agli ex territori africani, costringendoli a pagare una “tassa coloniale” per i presunti benefici della sottomissione francese.
Fonte: https://t.me/giuseppemasala/42393
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