Sembra piccola cosa? Non proprio.
di GABRIELE GERMANI (Pagina FB)
Una delle principali armi che gli USA hanno avuto e hanno ancora a disposizione è l’uso del dollaro.
Da quando il dollaro è stato sganciato dall’oro ed è stato (in sostanza) imposto un regime a cambio variabile per tutte le valute mondiale, il punto di riferimento delle varie divise monetarie è diventato il dollaro stesso.
A garanzia del dollaro vi era la forza militare degli USA, il loro maggiore PIL o la loro maggiore capacità attrattiva, culturale di condizionare gli altri.
Questo a sua volta aveva delle applicazioni pratiche, tra cui la scelta dell’Arabia Saudita di vendere petrolio unicamente in dollari. Sembra piccola cosa? Non proprio.
Il petrolio è un prodotto di cui tutti gli Stati hanno bisogno, non importa l’ideologia politica o le linee economiche, la tenuta sociale o ambientale, uno Stato moderno necessita di petrolio per funzionare correttamente.
Quindi la scelta del più grande esportatore mondiale di petrolio e membro centrale dell’OPEC di vendere solo in dollari, in sostanza obbliga tutto il mondo a disporre di dollari (che solo gli USA possono fornire) per disporre di un bene necessario. A sua volta, questi petrodollari (i dollari che dal resto del mondo, in particolare dall’Occidente corrono verso i paesi del Golfo) tornano verso l’Occidente in mille modi, non ultimi i numerosi investimenti degli Stati arabi in Occidente (dalle infrastrutture alle squadre di calcio); obbligando a sua volta, i nemici degli USA a disporre di dollari (e rendendo particolarmente spinoso il rischio di embargo da parte degli USA e dei loro alleati).
Questo piccolo schema, ha poi delle varianti minori:
– Gli eurodollari, cioè i dollari che gli Stati europei (in particolare la Germania) accumulavano quando erano degli esportatori netti verso gli USA; cosa che veniva a sua volta bilanciata attraverso commissioni militari a industrie belliche USA, ecc.
– I narcodollari, cioè i dollari che attori nordamericani usano per comprare droga, in particolare dal Sud America, che finiscono nelle mani della burocrazia locale o del crimine organizzato; i quali a loro volta, oltre a uno stile di vita faraonico nel deserto, reinveste quel denaro nei paradisi fiscali caraibici, dove si torna a dama: finendo reinvestiti nei fondi speculativi USA, belli e lavati.
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