Ristretto – Il Presidente cileno Gabriel Boric ha annunciato che il Cile si unirà al Sudafrica nella denuncia contro Israele presentata alla Corte Internazionale di Giustizia per genocidio, allargando il fronte dei Paesi latino-americani contro Tel Aviv.
Il 1° giugno scorso il Presidente cileno Gabriel Boric ha annunciato che il Cile affiancherà il Sudafrica nella denuncia presentata da quest’ultimo contro Israele, nel quadro della convenzione delle Nazioni Unite sul genocidio. A dicembre il Paese africano aveva infatti presentato una causa presso la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja contro Israele, accusato di aver violato la Convenzione sul divieto di Genocidio, ratificata sia dal Sudafrica che da Israele. Il Presidente Boric ha annunciato questa decisione in un discorso tenuto in Parlamento sulle politiche future del Governo, dichiarando che “con 35mila morti e le infrastrutture di Gaza devastate serve una risposta da parte della comunità internazionale”. Per quanto riguarda la posizione del Cile sul conflitto in Medio Oriente, lo scorso gennaio Cile e Messico avevano presentato alla Corte Penale Internazionale una richiesta di investigazioni sui crimini di guerra nel conflitto tra Hamas e Israele, come specificato dal Ministro degli Esteri cileno Alberto Van Kleberen. A marzo c’è stato un ulteriore sviluppo nelle tensioni fra Cile e Israele. In occasione della Fiera dell’Aria e dello Spazio che si sarebbe tenuta a Santiago del Cile tra il 9 e il 14 aprile, il Presidente Boric ha annunciato l’esclusione di Israele dall’evento, affermando che la sua presenza era inaccettabile, trattandosi di una fiera sul materiale di difesa e sicurezza, vista la situazione a Gaza. Va detto che lo stesso Boric ha escluso la chiusura dei rapporti con Israele, come invece hanno fatto alcuni Paesi vicini, e che le due richieste presentate con Sudafrica e Messico implicano tempi lunghi e hanno bassa probabilità di successo. Tuttavia, queste prese di posizione risultano importanti in quanto definiscono la postura del Cile sul tema dei diritti umani e confermano un vento filo-palestinese che soffia dall’America Latina.
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