India e USA concludono un patto per la costruzione dei chip strategici
di SCENARIECONOMICI (Giuseppina Perlasca)
L’India e gli Stati Uniti hanno siglato un accordo fondamentale per la produzione di semiconduttori, in una mossa che promette di rafforzare la collaborazione su tecnologie militari sensibili e di ridefinire la posizione della nazione sud-asiatica nella catena globale di fornitura di chip.
L’accordo siglato tra India e Stati Uniti per la produzione di semiconduttori rappresenta un punto di svolta per l’economia indiana e la sua posizione nella catena globale di fornitura di chip. Come evidenziato dal South China Morning Post, questo accordo, finalizzato durante la visita del Primo Ministro indiano Narendra Modi a Washington, promette di rafforzare la collaborazione su tecnologie militari sensibili e di ridefinire il ruolo dell’India nel settore dei semiconduttori.
Un salto significativo per l’India
L’impianto di produzione di semiconduttori a Kolkata, focalizzato su attrezzature per la difesa, telecomunicazioni ed energie rinnovabili, rappresenta un “salto significativo sul palcoscenico globale dei semiconduttori” per l’India, secondo C. Uday Bhaskar, direttore della Society for Policy Studies di Delhi. L’accordo, paragonabile all’accordo sul nucleare civile del 2005, permette all’India di entrare in un gruppo selezionato di nazioni in grado di produrre semiconduttori front-end per applicazioni critiche.
Si tratta di un passo avanti notevole per Delhi perché apre la strada alla collaborazione con il blocco occidentale, e inserisce il paese nella rete logistica dei chip fra USA, Giappone, Taiwan e Su-Est Asiatico, come potete vedere dalla seguente immagine.
Collaborazione strategica e anti-cinese
L’accordo sui semiconduttori è un risultato chiave dell’iniziativa USA-India sulle tecnologie critiche ed emergenti (ICET), istituita nel 2022. Questa collaborazione è “significativa” perché le forze armate statunitensi di solito si astengono dal “condividere tecnologie militari sensibili”, ha detto Bhaskar. La produzione di semiconduttori, cruciali per le applicazioni militari, rappresenta quindi un “gioco completamente diverso”.
Gli USA vogliono attrarre l’India nella propria caten logistica anche per la capaicità del paese dell’Asia Meridionale di produrre alta tecnologia con costi che sono inaffrontabili per gli USA.
Rafforzamento del blocco anti-cinese
L’accordo si inserisce in un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Washington e Pechino e di diversificazione delle basi produttive al di fuori della Cina da parte delle aziende globali. L’India mira a capitalizzare questo cambiamento, scalando la catena del valore dell’elettronica. Secondo Vivek Mishra, ricercatore in materia di sicurezza regionale, l’accordo segna uno spostamento della catena di approvvigionamento dalla Cina e potrebbe espandersi fino a includere altri partner regionali del Quadrilatero, ovvero Australia e Giappone. “È un modo per prepararsi a un’eventuale emergenza a Taiwan”, ha detto Mishra, sottolineando la funzione anti-cinese dell’accordo.
Tra l’altro nell’isola lavorano già molti indiani e perfino sono stati raggiunti accordi per un’immigrazone controllata dall’India a Taiwan. L’accordo con gli USA rende più stretto anche questo accordo.
Sfide e opportunità per l’India
Nonostante il potenziale dell’accordo, Bhaskar avverte che il suo impatto dipenderà da “come verrà implementato e portato avanti”. La produzione di semiconduttori può richiedere dai sette ai dieci anni, ma le applicazioni potenziali sono vaste. Il successo dell’India dipenderà dalla sua volontà di investire tempo, denaro e risorse, come sottolineato dagli esperti.
L’India sembra veramennte intenzionata ad entrare nel settore dei chip, come ha già fatto nel settore dei pannelli solari. ormai sembra proprio und estino che l’India sia destinata and entrare come alternativa in tutti i settori industriali in cui la CIna ha paerto la strada o vuole diverntare dominante.
L’accordo USA-India sui chip rappresenta un passo importante per l’economia indiana e la sua posizione geopolitica. Non solo promette di rafforzare la collaborazione tecnologica e militare tra i due paesi, ma si inserisce anche in una più ampia strategia di contenimento della Cina, allargando il blocco degli amici degli USA nel settore dei semiconduttori. L’India si trova di fronte a sfide significative, ma le opportunità sono altrettanto grandi. Il successo dipenderà dalla capacità del paese di investire e sviluppare le competenze necessarie per diventare un attore chiave nel mercato globale dei semiconduttori.
FONTE: https://scenarieconomici.it/india-e-usa-concludono-un-patto-per-la-costruzione-dei-chip-strategici/
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