La Germania si prepara a lanciare la Gestapo sui social media: la fine è vicina

di GIUBBE ROSSE NEWS (Old Hunter)

La notizia che la zona Schengen senza confini si sta sgretolando è una brutta notizia per i 420 milioni di cittadini che vivono nella zona senza passaporti. Ma ciò che è cento volte più brutta è la decostruzione intenzionale delle relazioni che si sta svolgendo. Ancora più importante, le recenti mosse della Germania e le proposte che ci ricordano gli orrori del passato costituiranno senza dubbio un disastro.

Phil Butler per New Eastern Outlook  – Traduzione a cura di Old Hunter

I suoi PAYPERS, per favore
Per quanto possa sembrare incredibile, la polizia tedesca è dietro a un movimento per iniziare a controllare gli account dei social media dei richiedenti il visto Schengen durante l’elaborazione delle loro domande. Molti lettori immagineranno uomini severi in cappotti di pelle lunghi fino al ginocchio che chiedono “documenti” con spiccato accento ariano. Mentre i tedeschi sostengono che le misure sono volte a impedire ai truffatori di entrare nella regione/paese, il rapporto di Schengen News ci dice che c’è qualcosa di più di alcuni poliziotti affabili che danno la caccia agli immigrati. L’articolo pubblicato rivela tutto ciò che sta accadendo:

È stata inoltre raccomandata la creazione di profili di rischio. [Tali raccomandazioni sono state fatte per porre fine alle frodi sui visti e verificare meglio i richiedenti].

Il rapporto discute anche di come i cosiddetti decisori filtrerebbero i social media e altre risorse open source per determinare se una persona debba affrontare un “esame più approfondito”. No, non sto scherzando, e il rapporto continua rivelando che la polizia tedesca raccoglierà informazioni (dati) sui richiedenti il visto senza il loro permesso. Secondo i tedeschi, tutto sarà legale e trasparente.
Le varie storie sui problemi di controllo delle frontiere europee si concentrano sugli immigrati, soprattutto quelli che entrano in alcuni Paesi sulla scia del COVID-19. Da nessuna parte si parla dei milioni di rifugiati spinti in Europa dalle azioni di America/NATO/UE per creare e perpetuare i cambiamenti di regime che la Primavera araba ha provocato. Per alcuni esperti, questa valanga di rifugiati che scende in Europa fa parte di un piano più ampio per riorganizzare il nostro mondo.
Questo è un altro discorso, ma è chiaro che l’UE, l’Eurozona e la Zona Schengen sono in grossi guai. In realtà, questo significa guai grossi per tutti noi, viste le implicazioni più ampie. All’interno della comunità europea delle nazioni c’è comunque una certa resistenza. Saila Heinikoski, ricercatrice senior presso l’Istituto finlandese per gli affari internazionali (FIIA), ha dichiarato a Euronews:

“Dubito che questi paesi (Schengen) siano disposti a rimuovere presto i loro controlli alle frontiere a causa del segnale che tutto questo invierebbe. I controlli sono spesso casuali e poco invasivi, e penso che vengano mantenuti anche per scopi simbolici: mostrare ai cittadini, agli altri paesi dell’UE e ai potenziali migranti che c’è una situazione eccezionale in Europa che il governo sta affrontando.”

Il Reichstag di Hillary Clinton?
Osservando la faccenda da una posizione più elevata, non è difficile capire che l’ordine mondiale liberale sta disperatamente cercando di censurare, se non imprigionare, qualsiasi entità o persona non conforme alle proprie ideologia ed egemonia. Quando l’ex senatrice e segretaria di Stato statunitense Hillary Clinton ha suggerito di gettare in prigione i sostenitori di Trump per aver condiviso informazioni errate, è stato scandito il momento della caduta della democrazia. Per essere schietti, non stiamo semplicemente scherzando su una polizia segreta tedesca da cliché, stiamo assistendo a una Gestapo multinazionale che prende forma.
Molti americani e segmenti della comunità europea lo hanno capito. La guerra per procura contro la Russia, i continui tamburi di guerra che battono contro la Cina, gli israeliani scatenati contro i palestinesi senza rispetto delle leggi, la realtà non è scritta su un muro, è dipinta nel cielo azzurro e terso. Prendete le enormi pennellate che i media mainstream stanno dipingendo per identificare i loro nemici come nemici dello stato. Quando Elon Musk è stato intervistato dall’ex superstar della Fox News Tucker Carlson, per esempio, Politico (che è di proprietà di Axel Springer) e l’altro si sono scagliati contro Musk e Carlson come se fossero i nemici dell’umanità.
A proposito, Axel Springer promuove il genocidio palestinese in corso in Palestina, mentre allo stesso tempo fa soldi con gli insediamenti illegali che il governo di Netanyahu sta creando. Apprendo la notizia direttamente da The Intercept:

“Yad2, il sito web di annunci israeliano di Springer, il più grande sito di annunci simile a Craigslist del paese, pubblica annunci immobiliari in tutto Israele, tra cui appartamenti in affitto e vendite in insediamenti israeliani considerati illegali dal diritto internazionale”.

Ancora una volta, abbiamo deviato su un’altra tangente del più ampio gioco di dominazione del mondo e della decostruzione di qualsiasi forma di democrazia. Sentite questa. Elon Musk ha recentemente dichiarato al mondo che l’UE gli ha offerto un accordo segreto illegale per censurare “silenziosamente” il discorso dopo che la Commissione lo ha accusato di aver violato le leggi digitali dell’UE. Ha detto che l’UE si è offerta di far decadere le multe sulla sua azienda se accettava. Ha anche detto questo:

“Le altre piattaforme hanno accettato quell’accordo. X no. Non vediamo l’ora di assistere a una battaglia molto pubblica in tribunale, così che i cittadini europei possano conoscere la verità”.

I tirapiedi dell’UE hanno negato e sviato le affermazioni di Musk, ma lui sicuramente disporrà della prova di ciò che ha dichiarato. C’è anche il caso in cui la Corte Suprema brasiliana ha palesemente violato i diritti di libertà di parola vietando X quando Musk ha rifiutato di censurare opinioni sgradevoli. I poteri forti brasiliani volevano che Musk rinunciasse aa un suo rappresentante in Brasile, ma Musk ha rifiutato. Temeva che il giudice della Corte Suprema brasiliana Alexandre de Moraes avrebbe sicuramente incarcerato il rappresentante di X. Il Brasile ha poi sequestrato la Starlink di Musk.

La soluzione finale: Il controllo definitivo
Quindi, l’UE, guidata dai tedeschi, ha intrapreso un percorso per creare un’oligarchia o una dittatura. Negli Stati Uniti è in atto lo stesso movimento. Ricordiamo che Musk ha permesso i cosiddetti “file di Twitter” che hanno rivelato la macchina della censura della società dei social media contro Donald Trump e altri. Ora si considi chi sta cercando di censurare le notizie, le informazioni e le opinioni, essenzialmente tutti i principi che costituicono una democrazia. Stiamo assistendo alla creazione di quella che lo storico europeo Professor Robert Gellately definirebbe la tattica della Gestapo:

“[Costringendo] la partecipazione di alcune istituzioni alla sorveglianza e al controllo della popolazione,
compresa la partecipazione attiva dei cittadini all’attività della polizia e al rafforzamento sociale informale del sistema del terrore”.

Le élite occidentali ordinano al loro impero mediatico e ai think tank di criticare il presidente russo Vladimir Putin per aver dichiarato il suo pensiero sulla faccenda. I vertici di Washington, Londra, Bruxelles e Berlino sono alacremente al lavoro per creare una Gestapo nuova e migliore. Se ricordiamo correttamente, era la polizia segreta di Himmler che ascoltava le telefonate, intercettava le lettere e incoraggiava i comuni tedeschi a informare i loro concittadini. E furono le SS di Hitler (e forse di Hillary Clinton) a istituire campi di concentramento dove venivano inviati i “nemici dello Stato”. Nella Germania nazista, il numero di crimini punibili con la morte passò da 3 a 46. E tutto è iniziato con la raccolta di informazioni, il controllo dei messaggi e l’”esame intensivo” di certi individui. Dobbiamo fare molta attenzione.

FONTE: https://giubberossenews.it/2024/10/01/la-germania-si-prepara-a-lanciare-la-gestapo-sui-social-media-la-fine-e-vicina/

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