L’Iran attacca Israele con centinaia di missili e altre notizie interessanti
di LIMESONLINE (Mirko Mussetti)
IRAN VS ISRAELE
Le Forze armate dell’Iran hanno scagliato contro Israele oltre 200 razzi e missili da crociera, colpendo anche Gerusalemme e Tel Aviv. Nonostante il sistema di difesa israeliano “Iron Dome” abbia intercettato gran parte degli ordigni, alcuni hanno colpito i centri abitati. I sistemi antibalistici Arrow 1 e 2 ad alta accelerazione non sono stati in grado di intercettare tutti i vettori più pericolosi. Non sembrano esserci state delle vittime escluse almeno sei persone uccise a Jaffa in seguito a un assalto di due terroristi. Il ministro degli Esteri di Teheran Abbas Araghchi ha dichiarato conclusa l’offensiva ma ha avvertito che ulteriori attacchi seguiranno se Israele reagirà. Il governo di Israele afferma che il lancio di missili costituisce una “dichiarazione di guerra”, mentre il primo ministro Binyamin Netanyahu ha promesso una risposta decisa con opzioni militari già pronte.
Secondo quanto dichiarato dal capo di Stato maggiore iraniano Mohammad Bagheri l’attacco avrebbe colpito il 90% degli obiettivi, comprese le basi aeree di Nevatim e Hatzerim, il quartier generale del Mossad e i radar dei sistemi antimissilistici.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ribadito il totale supporto dell’America nella difesa di Israele. Il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan ha reso noto che navi da guerra statunitensi hanno affiancato le unità di difesa aerea israeliane per fermare l’attacco. Un intervento che dimostra l’impegno “ferreo” di Washington nella difesa dello Stato ebraico.
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ISRAELE VS LIBANO
Hezbollah ha riferito che i suoi combattenti sono impegnati in scontri con l’Esercito israeliano (Tzahal, Idf) nel villaggio di confine di al-Adisa nel Libano meridionale. Secondo il Partito di Dio un’unità di fanteria israeliana ha tentato di infiltrarsi ma è stata costretta a ritirarsi a causa delle perdite subite. Tzahal ha mobilitato quattro brigate delle riserve di rinforzo all’operazione “Northern Arrows” a ridosso della Linea Blu, lanciata da Israele il 23 settembre con l’obiettivo di garantire la sicurezza lungo il confine settentrionale e permettere il ritorno nelle proprie case degli sfollati israeliani.
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HUTHI VS ISRAELE
Gli huthi dello Yemen hanno lanciato tre missili Quds-5 contro Israele, colpendo posizioni militari di Tzahal all’interno dei Territori occupati della Palestina. Il portavoce militare dei Partigiani di Dio Yahya Saree ha elogiato il lancio di missili dell’Iran contro lo Stato ebraico, dichiarando la disponibilità delle forze yemenite a condurre operazioni congiunte con quelle iraniane.
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GUERRA D’UCRAINA
Le Forze armate della Federazione Russa hanno conquistato la città-roccaforte di Vuhledar nell’oblast’ di Donec’k (Ucraina). Il successo delle truppe di Mosca complica notevolmente la situazione per l’Esercito di Kiev, impegnato nella strenua difesa delle ultime località del Donbas centro-meridionale. La caduta dell’importante snodo logistico può condurre a ulteriori contraccolpi per i difensori su altri segmenti della lunga linea di contatto. Il ritiro delle truppe di Kiev è risultato tardivo ed estremamente oneroso in termini di vite umane. Il ripiegamento delle unità impegnate nella difesa di Vuhledar è stato differito per motivi più politici che militari. La caduta della città non poteva infatti avvenire negli stessi giorni in cui il presidente Volodymyr Zelensky presentava negli Stati Uniti il suo “Victory Plan” (piano per la vittoria). Le vicissitudini politico-diplomatiche spesso sovrastano e guastano le esigenze militari.
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