Secondo Scott Ritter, Israele è pronto a sganciare bombe nucleari sugli impianti nucleari pacifici dell’Iran
di GIUBBE ROSSE NEWS (Old Hunter)
L’ex ispettore delle Nazioni Unite Scott Ritter sostiene che Israele sta per bombardare le strutture nucleari civili dell’Iran. Se ciò fosse vero, Israele rischierebbe un bombardamento convenzionale sulla sua centrale nucleare militare di Dimona. Ciò significherebbe un’escalation verso la guerra mondiale. A meno che non si stia già negoziando un accordo.
Alfredo Jalife-Rahme per Réseau Voltaire – Traduzione di Rachele Marmetti
La guerra tra Israele e l’Iran avvicina gli Stati Uniti a una collisione diretta con la Russia [1], mentre Mosca ha già tracciato la sua linea rossa in Iran [2].
La NBC afferma che Israele ha identificato gli obiettivi della sua rappresaglia contro l’Iran, che si concentrerebbe sulle infrastrutture militari ed energetiche [3]. Non è noto se questo includa anche gli impianti di idrocarburi, cosa che danneggerebbe Kamala Harris, fan dell’agenda verde rinviata da 20 anni, e avvantaggerebbe il petroliere Trump.
Oltre alla notevole analisi di Thierry Meyssan, che conosce la gerarchia della teocrazia persiana come pochi altri (afferma che l’assassinio del leader sciita Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, è stato perpetrato da elementi del Mossad che operano all’interno del regime iraniano [4]) il celebre ispettore nucleare americano Scott Ritter (che non riuscì a trovare le esilaranti armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, che furono il pretesto per la guerra degli Stati Uniti all’Iraq) evoca in uno sconvolgente video [5] l’alta probabilità che Israele sganci le sue bombe atomiche clandestine su uno dei principali siti del progetto nucleare pacifico iraniano, a Fordow [6], nelle viscere montuose dell’Iran.
Lo storico Eric Zuesse raccomanda di seguire il video di Scott Ritter (SR), che descrive le nefandezze di Israele e degli Stati Uniti [7]. Dal minuto 12 al minuto 20, in ben otto minuti, SR afferma che «Israele userà le sue armi nucleari (sic!) per colpire Fordow». SR dà per scontata la dotazione nucleare clandestina di Israele, con i cui scienziati atomici ha collaborato, senza peraltro specificarne quantità e qualità.
A suo avviso, un lancio di armi convenzionali non disturberebbe troppo l’Iran, come invece accadrebbe con l’uso di bombe termonucleari tattiche a gravità B-61 – sganciate da bombardieri B-2 – o di testate nucleari tattiche W72/D2 a basso contenuto atomico, lanciate da sottomarini Trident.
Sulla base delle sue competenze nucleari, RS sostiene che l’Iran è già una potenza nucleare in quanto gli manca poco per costruire le proprie bombe senza l’aiuto della Russia, dal momento che possiede il know-how per farlo.
A parte la sorprendente precisione dei missili ipersonici che hanno colpito la base militare di Nevatim – dove Israele concentra i suoi migliori aerei, gli F-35, 20 dei quali sarebbero stati distrutti dagli inarrestabili missili ipersonici iraniani, fatto severamente censurato dal governo Netanyahu – a 16 chilometri dalla centrale nucleare clandestina di Dimona [8], la capacità tecnologica nucleare dell’Iran, oggi ancora pacifica, costituisce un game changer (punto di svolta).
Secondo SR, sarebbe un suicidio per il maniaco genocida Netanyahu lanciare le sue bombe nucleari contro l’Iran, che si vendicherebbe adeguatamente, portando alla distruzione di Israele [9]. SR sostiene che la rappresaglia iraniana provocherebbe la morte di 12 (sic) milioni di israeliani ¬– cui aggiunge sicuramente i palestinesi di Gaza e Cisgiordania – e in totale spazzerebbe via 100 (sic) milioni di esseri umani in tutto il Medio Oriente: se l’Iran sarà bombardato, sarà la fine di Israele (minuto 18).
A meno che non si stia assistendo a una nuova coreografia di concessioni reciproche tra Israele e Iran – che non toccherà gli impianti nucleari e le infrastrutture di idrocarburi iraniane – sembra molto strano che, in questa sequenza di ritorsioni gli Stati Uniti abbiano pensato di piazzare immediatamente un sistema antimissile Thaad in Israele per respingere la risposta iraniana [10].
Se questo non è teatro kabuki di Biden, sembra poco plausibile che gli strateghi militari statunitensi non sappiano che il sistema antimissile Thaad, in funzione in Israele, non può fermare gli inarrestabili missili ipersonici iraniani, il cui obiettivo principale sarebbe il reattore nucleare clandestino di Dimona, senza la necessità di sganciare bombe nucleari che l’Iran ancora non possiede.
[1] «Coordenadas Geopolíticas: Dr Alfredo Jalife con el Coronel Pedro Baños», Radar geopolítico, YouTube, 10 de octubre de 2024.
[2] «Rusia traza su “línea roja” en Irán», Alfredo’s Substack, 11 de octubre de 2024.
[3] «U.S. officials say Israel has narrowed down its targets for strike on Iran», Courtney Kube, Monica Alba, Andrea Mitchell, Mosheh Gains and Carol E. Lee, NBC News, October 12, 2024.
[4] “L’Iran e Israele”, di Thierry Meyssan, Traduzione Rachele Marmetti, Rete Voltaire, 8 ottobre 2024.
[5] «Israel’s Final Hour», Scott Ritter, Patreon, October 11, 2024.
[6] «Exclusive: Iran installs half of planned new centrifuges at Fordow, IAEA report says», Francois Murphy, June 28, 2024
[7] «Scott Ritter describes how evil Israel & U.S. are», Eric Zuesse, The Duran, October 12, 2024.
[8] «Nevatim base from Iranian missiles: AP», Al-Mayadeen, October 3, 2024.
[9] «La chute d’Israël», Scott Riter, Consortium News, 8 octobre 2024.
[10] «Medios: EE.UU. estacionará inmediatamente un sistema antimisiles THAAD en Israel», RT, 12 de octubre de 2024.
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