Addio Ucraina
da CONFLITTI E STRATEGIE (Gianfranco La Grassa)
conoscenza. Fu un errore di calcolo o una mancanza di forza? La questione resta aperta. In ogni caso, di fronte ai fondi promessi dalla Russia, gli ucraini scesi in piazza, ormai illusi dalle promesse occidentali, scelsero i panini di Victoria Nuland, convinti di un futuro più luminoso che non sarebbe mai arrivato. La logica geopolitica era lì, sotto gli occhi di tutti, ma nessuno poté più vederla, sepolta com’era sotto una martellante propaganda occidentale.
E così sono sopraggiunte le più prevedibili e nefaste conseguenze: due guerre, una sotto forma di conflitto civile e l’altra di conflitto per interposte potenze, la cui responsabilità ricade esclusivamente sugli Occidentali e sulle corrotte oligarchie predatrici autoctone. Il concetto di aggressore-aggredito è una puerilità giornalistica, un artificio retorico prodotto da scribacchini servili al servizio di chi ha affondato l’Ucraina.
Ora siamo giunti al triste epilogo: migliaia di morti, un’intera generazione di giovani ucraini falcidiata, un Paese spopolato e un futuro ancora più incerto. L’Ucraina, o quello che ne resta, dopo Iran, Serbia, Afghanistan, Libia, Siria ecc. ecc. ha imparato a proprie spese che cos’è la democrazia. La democrazia è quella cosa che dove passa non cresce più l’erba.
FONTE: http://www.conflittiestrategie.it/addio-ucraina





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