Le verità negate di un fallimento
DA LA FIONDA (Di Ennio Bordato)
In questi tre anni la Ue aveva due opzioni: vincere la guerra o preparare la pace
Invece la guerra l’ha persa e la pace non l’ha preparata. Anzi la Pace nella UE è vietata.
Questa la ragione del dramma esistenziale delle migliaia di “esperti”, “politici”, “giornalisti” che dal 2022 sono passati dalle peggiori malattie fisiche e mentali di Putin alle lavatrici rubate dai russi in mancanza di chip, alle vanghe, ai cavalli, ai calzini bucati dei soldati russi e persino scomodato nord coreani mai esistiti
Tutto questo ci ha portato la guerra in casa. Un ottimo lavoro di Confartigianato (dati 2022 luglio 2024) ha reso nudo il Re: Mancate esportazioni in Russia e Ucraina – 13,4 miliardi, Perdita export in Germania – 18,4, Maggiore costo delle importazioni di energia dall’estero 78,9 miliardi. Maggiori oneri finanziari per le imprese – 44,3 miliardi, – 7% la produzione industriale nazionale
In questo scenario fosco tutti, il Sindacato in primis, proseguono nella solita ricettina, raccontando la favoletta della solita “crisi congiunturale”. Il Sindacato poi è felicissimo di poter addossare al governo “fascista” ogni male tacendo sulle vere cause, la scelta della guerra, delle sanzioni e non ultime le politiche sociali sulla sanità, scuola, lavoro dei governi dei “compagni” da vent’anni a questa parte che hanno aiutato, accuratamente, tutto questo.
Il sonno della ragione genera mostri e li stiamo vedendo tutti.
E’ solo l’inizio. La UE insiste nel volere la guerra a tutti i costi, parla di armi, di sanzioni. I risultati sono eccezionali: nella Federazione Russa, solo per esempio, il PIL 2024 è cresciuto oltre il 4% e con un inflazione del 13% i tassi d’interesse attivi delle banche (pagati ai clienti) arrivano al 22% La piena occupazione causa aumenti di salario oltre misura ed i russi hanno invaso (al posto di Rimini Firenze e Roma) le spiagge dell’Asia e delle altre località non europee. Solo per citare alcuni esempi e con buona pace di Draghi che aveva previsto tutto … il contrario.
Le ultime esternazioni storiche del Colle hanno poi prodotto un impossibile ritorno dei marchi della moda italiani e delle nostre aziende leader sul mercato russo. Un vero capolavoro della classe “dirigente” italica
Dopo gli USA in guerra armata contro la Russia e in guerra economica contro l’Europa, il suo discusso presidente degli USA, pragmaticamente, ha aperto – finalmente – al dialogo ed una risoluzione diplomatica della guerra, persa anche per loro. Ma probabilmente sarà tardi gli USA e l’Europa stanno annaspando economicamente e la UE è un cadavere politico e culturale che tutti vorrebbero al più presto seppellire.
E in tutto questo scenario i prigionieri di loro stessi urlano, si strappano le vesti, denunciano “gli imperialismi duali” e chissà quali altri responsabili mondiali. Naturalmente sempre altri ….
La responsabilità è solo ed unicamente loro.
Il mondo il 22 febbraio 2022 è cambiato. I popoli e le nazioni hanno ripreso in mano il loro destino con capacità e pragmatismo sviluppando una vera, concreta alternativa all’arrogante, neocoloniale disordine mondiale basato sulla violenza economica e militare made in USA e UE: i Brics che oggi rappresentano il 60% del mondo ed il 40 % del PIL mondiale, proprietari della maggioranza delle risorse naturali e con una produzione, in alcuni campi leader, stanno proseguendo sulla strada della piena liberazione dal dollaro.
L’Italia, con il suo patrimonio storico e culturale unico, la sua capacità inventiva e produttiva straordinaria, il suo ambiente e la cucina invidiata da tutto il mondo deve unicamente avere il coraggio di togliersi dall’abbraccio mortale delle “alleanze” storiche e dialogare, commerciare, ospitare tutti Russia, Cina, India in primis
Ma non sarà così. Questa opzione non nuova, è bloccata da chi in questi ultimi anni ha ostacolato la libertà di pensiero, di espressione, di innovazione, di relazione che ha portato alla tragedia attuale e ad un astensionismo elettorale che aumenterà ancor più.
Ma che importa, Lor Signori continueranno sui loro scranni a pensare alle loro prebende e a raccontarci che il Re è vestito
FONTE: https://www.lafionda.org/2025/03/03/le-verita-negate-di-un-fallimento/
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