Trump telefona a Putin per una pace in Ucraina e altre notizie interessanti
di LIMES (Mirko Mussetti)
TRUMP – PUTIN
In una lunga telefonata di due ore, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato di guerra d’Ucraina con l’omologo della Federazione Russa Vladimir Putin. Al termine del colloquio, l’inquilino della Casa Bianca ha dichiarato pubblicamente che i due paesi belligeranti sono pronti a ripristinare immediatamente i negoziati per un cessate-il-fuoco duraturo. Mosca ha subito ridimensionato le aspettative, affermando che le trattative avrebbero richiesto tempo pur confermando che “gli sforzi sono in linea di massima sulla strada giusta”. Il tycoon ha quindi trasmesso il piano per un memorandum al presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e ai governi di Francia, Germania, Italia e Finlandia. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha riferito che i leader dell’Unione Europea hanno deciso di aumentare la pressione sul paese aggressore inasprendo le sanzioni. La Casa Bianca non ha alcuna intenzione di seguire Bruxelles sull’attuazione di nuove restrizioni, considerate nocive per il processo di pace.
All’indomani della telefonata tra Trump e Putin, il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha rilasciato una dichiarazione per nulla conciliante verso gli sforzi di Washington: “Purtroppo lo status quo non è cambiato. L’Ucraina continua a offrire l’unica via realistica per uscire dalla guerra: un cessate-il-fuoco immediato, incondizionato e a lungo termine. L’Europa ci sostiene pienamente in questo. Gli Stati Uniti continuano invece a svolgere un ruolo di mediatore globale, dando ancora per scontato che la Russia sia disposta a porre fine alla guerra per motivi economici o strategici. Poi c’è la posizione immutata della Russia: cercare guerra, distruzione e uccisioni, credendo che siano gli unici mezzi per preservare il suo status attuale”.
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UE – REGNO UNITO
Regno Unito e Unione Europea hanno siglato il più grande accordo di cooperazione in materia di sicurezza e difesa nei rapporti post-Brexit. Londra potrà accedere a un piano europeo da 150 miliardi di euro per gli appalti militari, sebbene i dettagli debbano essere ancora limati. La Francia resta infatti scettica, temendo impatti negativi sulla propria industria nazionale della difesa. In cambio, Londra ha allentato i controlli sui prodotti alimentari comunitari e concesso 12 anni di accesso alle proprie acque ai pescherecci dell’Ue. L’intesa prevede anche una stretta collaborazione a protezione dell’Ucraina, un rafforzamento della sicurezza cibernetica e un’agevolazione della mobilità giovanile.
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USA – MIGRANTI
La Corte suprema degli Stati Uniti ha rimosso la protezione che consentiva a circa 350 mila migranti illegali di rimanere nel paese. Con questa mossa, il più alto organo della magistratura a stelle e strisce ha dato il via libera all’amministrazione di Donald Trump alla deportazione coatta di residenti clandestini. I nove giudici non hanno fornito spiegazioni, inquadrando probabilmente l’atto come decisione d’urgenza.
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TAIWAN
L’azienda tecnologica statunitense Nvidia si appresta a costruire il primo supercomputer per l’intelligenza artificiale (Ai) di Taiwan insieme alla multinazionale taiwanese Foxconn e al governo di Taipei. L’infrastruttura da 100 megawatt di potenza sorgerà in parte nella città portuale di Kaohsiung, espandendosi altrove in base alla disponibilità energetica. Nel progetto sono coinvolte anche le aziende taiwanesi Tsmc, Acer, Asus e oltre 350 partner locali. L’amministratore delegato della società di Santa Clara Jensen Huang ha definito il centro di calcolo come una “fabbrica di Ai” per la tutela della sovranità tecnologica di Formosa.
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