Una sera come tante

di GIOVANNI GIUDICI (poeta; 1924-2011)   (…) Ma che si viva o si muoia è indifferente, se private persone senza storia siamo, lettori di giornali, spettatori televisivi, utenti di servizi: dovremmo essere in molti, sbagliare in molti, in compagnia di molti sommare i nostri vizi, non questa grigia innocenza che inermi ci tiene qui, dove il male è facile e inarrivabile il bene. È nostalgia di un futuro che mi estenua, ma poi d’un sorriso...