1) La democrazia diretta pentastellata; 2) Decadenza; 3) Miraggio

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5 risposte

  1. Fiorenzo Fraioli ha detto:

    Sulla "democrazia diretta".

    La democrazia diretta è un inganno e un abbaglio. La democrazia diretta implica che un tassista e il suo cliente (entrambi appartenenti alla stessa classe sociale) siano portatori di due istanze diverse e contrastanti (uno vale uno). Ciò è folle. La mediazione di un partito di classe serve ad andare oltre l'apparente conflitto di interessi tra il tassista e il suo cliente (entrambi appartrenenti alla medesima classe sociale) per conciliarli in un quadro più coerente. Per far ciò serve lo Stato, che attraverso l'imposizione di licenze (minimi e massimi trariffari), e in generale attraverso la regolamentazione di mercati protetti, impedisce che i "capponi di Renz…i") si becchino l'un l'altro. Ma l'esistenza dello Stato implica, necessariamente, la competizione tra partiti per la sua "occupazione"…. tra partiti, non tra monadi portatrici di interessi singolari!

    Siamo passati dalla "concorrenza politica" alla "concorrenza economica", in nome di valori democratici distorti ad arte dai grandi interessi privati. Loro continuano ad organizzarsi, e hanno convinto le grandi masse che i partiti non servono! Ma i partiti sono l'unico possibile luogo di mediazione di interessi apparentemente contrastanti (il tassista e il suo cliente), che in realtà sono coincidenti. Basta allargare un po' l'orizzonte, e questo dato di fatto appare in tutta la sua lucente verità.

  2. gios ha detto:

    E tuttavia accade che un perfetto sconosciuto portavoce, eletto con appena 180 voti, con appena un anno di esperienza politica riesca a sostenere da solo un dibattito in streameng di un’ora e mezza con l’attuale presidente del consiglio. Un miracolo della democrazia diretta? No. É solo che fare l’interesse dei cittadini é dialetticamente più semplice che fingere di fare l’interesse dei cittadini. Insomma assicurarsi che il politico prima che bravo sia FEDELE all’interesse cittadini, può entro certi limiti compensare la mancanza di esperienza. La democrazia diretta o quella partecipata possono insegnare qualcosa alla democrazia rappresentativa.

  3. stefano.dandrea ha detto:

    Qualcosa il m5s ha insegnato e l'ho scritto. Niente a che vedere con la democrazia diretta. I due mandati sono una soluzione a un problema che già Gramsci segnalava. Ma il problema si può risolvere molto ma molto meglio, senza l'infantilismo pentastellato.

  4. Luigi ha detto:

    Democrazia diretta… partecipata…rappresentativa…. BAH. Per quel che mi riguarda l'unica buona forma di democrazia è la democrazia dell'azione.

     

  5. aaron ha detto:

    Io, per metterla sul ridere ma per essere comunque un tantino serio, mi chiedo cosa mai avrà da consigliare Rocco Casalino del Grande Fratello a Beppe Grillo comico della I Repubblica.

    La tragedia vera sta qui," i cattivi maestri " sostituiti dai " venditori del Folletto"

    va bene le masse, va bene la classe, va bene la democrazia ma qualsiasi forma politica dal partito all'associazione o si dota di una classe dirigente degna oppure andrà allo sfascio.

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