Documento di analisi e proposte dell'ARS: Scuola e Università
È in atto da molto tempo un lento processo di distruzione della Scuola e dell’Università pubbliche. Le continue riforme che si succedono, ad ogni cambio di ministro, non fanno che portare avanti questa distruzione. Nella Scuola pubblica viene in sostanza cancellata la centralità delle discipline e dei contenuti, che sono la vera sostanza sulla quale si basa il processo educativo specificamente scolastico. Questa perdita di contenuti disciplinari riduce il lavoro scolastico ad una sorta di immane servizio di “babysitteraggio”, con la perdita di ogni reale valore educativo del tempo passato sui banchi. Le varie riforme, inoltre, colpiscono al cuore il carattere di scuola nazionale, uguale per tutti i cittadini, della scuola pubblica, prevedendo una sciagurata autonomia che significa soltanto trasformazione della scuola in azienda privata (anche se formalmente pubblica) che va a caccia di clienti sul Mercato. Analogo destino colpisce l’Università, i cui gravi problemi non vengono risolti ma accentuati dalle varie “riforme” succedutesi negli anni.
La fine della Scuola e dell’Università pubbliche, statali, nazionali, è una perdita gravissima per la possibilità stessa di continuare a pensare il nostro paese come una patria comune. La Scuola pubblica e l’Università pubblica devono tornare ad essere il principale strumento di promozione della mobilità sociale. Se oggi la mobilità sociale in Italia è bassissima, ciò è dovuto anche alla distruzione della Scuola e dell’Università pubbliche statali. È difficile contrastare questi fenomeni, perché essi derivano da meccanismi culturali profondi del nostro mondo. Per provare almeno a combatterli il recupero della sovranità nazionale e il distacco dalla “cultura” diffusa dal pensiero globalista e mercatista sono condizioni necessarie.
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