Utilitarismo e neoliberismo: due facce della stessa medaglia

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5 risposte

  1. Matteo ha detto:

    Tutto vero.
    In generale, direi che l’utilitarismo è uno dei pilastro fondamentali del mondialismo (non neoliberismo, che è una parola che non esiste essendo il marginalismo vecchiotto), insieme ad altre dottrine solitamente afferenti al mondo liberal-massonico anglosassone: giusnaturalismo, liberismo, ambientalismo, empirismo ed appunto utilitarismo.
    Per questo, di fatto, probabilmente abbiamo perso, perchè i valori alla base del mondialismo sono penetrati in profondità nella nostra cultura di massa.
    Crediamo tutti che esistano diritti individuali inalienabili; crediamo tutti che l’intervento pubblico in economia sia nefasto; crediamo tutti che le risorse siano finite; crediamo tutti che l’uomo sia un animale che può imparare dalla mera esperienza; crediamo tutti che la “felicità individuale” sia un valore, ecc…
    In effetti, cosa hanno in comune tutte queste dottrine britanniche?
    L’allontanamento dell’individuo dalla società nel nome della “fratellanza universale”.
    Quanti danni ha fatto l’escatologia.

    • Dev ha detto:

      Matteo, leggo con ESTREMO interesse i tuoi articoli sul PN e faccio mio l’elenco delle dottrine nefaste per questo lembo d’Eurasia: ‘giusnaturalismo, liberismo, ambientalismo, empirismo e appunto utilitarismo’. Ti chiedo se potresti, però, chiarire gli aspetti negativi dell’empirismo (credo comunque di averli già compresi allorché tu scrivi: ‘Fino a Hume, per cui siamo semplicemente degli animali incapaci di conoscere altro che quello che ci dicono i nostri sensi e che quindi al massimo possiamo agire da individui sradicati in difesa del nostri piccolo interesse’). C’è però un utente di un forum che a te (ironicamente) piace (vabbè Destra Radicale), che dice che il termine empirismo può dare adito a confusione. Propone di usare la parola ‘sensismo’. Vorrei, se possibile, un tuo parere.

      • Matteo ha detto:

        Scommetto che l’utente in questione è cattolico.
        Solo i seguaci delle nefaste dottrine papaline in effetti utilizzano questa definizione che in realtà ha ben poco senso essendo troppo vaga.
        Ai loro occhi, però, questa vaghezza è un bene perchè consente loro di mettere nello stesso calderone praticamente chiunque, da Democrito a Nietzsche.
        L’empirismo è la dottrina secondo cui l’uomo è un animale passivamente ricettivo nei confronti della realtà circostante grazie esclusivamente ai propri sensi.
        Come un cane o una scimmia glabra.
        Io non ho mai visto una scimmia progettare un reattore nucleare.

        • Dev ha detto:

          Peggio, Matteo: ha cominciato con Evola per poi virare verso un nichilismo luciferino con cui si diverte a trollare (efficacemente, perché è dotato di notevole capacità dialettica con una forte personalità al limite della sociopatia) in quella piattaforma forumistica gli sprovveduti che cadono in contraddizione coi loro post. Recentemente si è anche definito parecchio humeano.

  2. Anna ha detto:

    Secondo il mio modesto parere la questione è molto semplice. Alla morale religiosa, tutelatrice del sociale in toto ma imperante e costrittiva dell’individuo, abbiamo sostituito il mero utilitarismo, ignorante di progettualità comuni di un destino obbligatoriamente comune a tutti i viventi del pianeta. Non siamo mai passati ad una fase intermedia e cioè al’Etica.

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