Fare sul serio o abbaiare alla luna
di ALESSANDRO GILIOLI
Sanno di vittoria amarissima – e probabilmente inutile – le ultime uscite di Renzi sull’austerità europea e sul fiscal compact: sia quelle informali, consegnate ai cronisti a caldo subito dopo Bratislava; sia quelle virgolettate di oggi, per il taccuino di Maria Teresa Meli, giornalista non sospettabile di distorcere il pensiero del premier.
Sanno di vittoria amara perché quello che fino a due o tre anni fa era considerato pensiero eterodosso, estremista, roba da sinistra radicale o da grillini ignoranti, adesso invece è diventato pensiero ufficiale del governo italiano: il fiscal compact è una stupidata autolesionista per la stessa unità europea, sfascia di fatto ciò che dice di voler unire, non favorisce la crescita ma le disuguaglianze sociali e gli squilibri fra diverse aree della Ue, è un’ideologia dell’algoritmo e una sfida al buon senso, nonché uno dei maggiori booster per i sentimenti identitaristi e nazionalisti.
Ma sanno di vittoria amara anche perché alla determinazione con cui Renzi lo condanna (attribuendone l’approvazione al “Parlamento precedente” e ai responsabili economici di allora dei due maggiori partiti, Brunetta e Fassina) non corrisponde alcun proposito di interrompere o almeno di mitigare robustamente l’azione di quella macchina infernale.
Ecco: si fa un gran parlare, in questi giorni, dell’ipotesi che Renzi attacchi Merkel, l’austerità e il fiscal compact solo per motivi di consenso interno, per non farsi identificare più con l’establishment tecnocratico di Bruxelles e Berlino, insomma per vincere questo cacchio di referendum a cui ci ha tutti stupidamente appesi. Bene: Renzi avrebbe modo di smentire facilmente questa accusa passando dallo scontro retrospettivo con Brunetta e Fassina (dove vince facile) a quello fattuale e sui trattati, sui loro contenuti, sulle loro regole.
Fra l’altro, se volesse davvero, in questo Parlamento avrebbe una maggioranza sufficiente per salutare non solo il fiscal compact ma anche il pareggio di bilancio in Costituzione, essendo il M5S da sempre risolutamente contrario.
Altrimenti è solo abbaiare alla luna.
fonte: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/
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