Venerdì 11 novembre ho partecipato, da uditore, all’incontro cittadino per il No al referendum. Gli ospiti intervenuti alla manifestazione sono stati: un componente della segreteria regionale del PD, G. Ruotolo e un magistrato consigliere della Corte di Cassazione, Francesco Bonito. Mancava per un impegno in Cina Pietro Folena. Dopo le presentazioni, il rappresentante cittadino del comitato per il NO ha introdotto molto brevemente le tematiche del referendum, specificando che non è stata una manifestazione di partito; peccato che in seguito tutti i conferenzieri si sono dichiarati “de sinistra”. L’intervento del magistrato è stato molto preciso, evidenziando come la riforma Renzi-Boschi non sia stilisticamente all’altezza della Costituzione del ’48, oltre al cosiddetto “combinato disposto”. Il mio intervento, purtroppo, è stato anticipato da un noto guastafeste, favorevole al Si, che ha notevolmente infastidito gli ospiti. Ho introdotto il mio intervento citando Lelio Basso. Da qui ho mosso una critica al comitato, evidenziando la totale mancanza nel dibattito, anche a livello nazionale, del tema della sovranità, oltre alla malafede di noti esponenti del comitato del NO, da Settis a Zagrebelsky. Ho evidenziato le differenze sostanziali, soprattutto a livello economico fra la nostra Costituzione e i trattati europei. Ho quindi terminato esponendo le ragioni del FSI. Il pubblico ha apprezzato molto il mio intervento, peccato che nella replica il giudice non mi ha risposto nel merito della questione, arrampicandosi sugli specchi. Per concludere, dopo l’affissione dei manifesti, i miei concittadini sapranno chi rappresenta il FSI a Mattinata.
Raffaele Rinaldi
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