Il “grande recinto”
di LUCA RUSSI (FSI Arezzo)
Mia figlia (8 anni) legge a tavola la poesia che deve imparare per la scuola.
Ascolto un po’ distrattamente:
– Perché si deve fare la guerra? È tanto bella la pace…
– Perché si deve avvelenare la Terra? È l’ unica che abbiamo…
– Perché si deve odiare le persone di un altro colore? Siamo così belli tutti diversi…
– Perché dobbiamo parlare lingue diverse? In fondo diciamo tutti le stesse cose…
(hmm… Drizzo le antenne)
– Perché devono esserci “recinti”? Il mondo intero è un “grande recinto”…
(Eccola là…)
– Mah, faccio, a me sembra una poesia un po’ scema…
Mia figlia si interrompe, e mi fa:
– perché?
E mia moglie:
– È una bella poesia…
– No, dico io, è scema, perché mette insieme delle cose brutte con altre cose che non lo sono affatto.
Lavinia, la guerra è una brutta cosa, trattare male una persona perché ha il colore della pelle diverso dal tuo è una brutta cosa, inquinare e avvelenare la Terra è una brutta cosa;
ma, secondo te: perché uno parla inglese, e un altro parla italiano?
E lei:
– perché uno nasce, sente parlare in quel modo, e poi dice «Mum», oppure «Mamma».
– Ecco, faccio io, e che c’è di male, in questo? E’ una cosa brutta come la guerra, forse?
– No, risponde lei.
– E poi, i recinti. Che sono questi recinti?
E lei:
– mah, non ricordo, in classe ci hanno fatto vedere un video…
(perfetto, pure il video).
– Guarda, secondo me i recinti sono i confini tra, che so io, l’Italia e la Francia. Sono come i muri della casa dei francesi (quelli che quando nascono dicono «Maman») e della casa degli italiani, che sono i loro vicini di casa; senza muri non ci sono le case e viviamo tutti al freddo, dentro un “grande recinto”.
Ma gli uomini vivono nelle case, non nei grandi recinti.
Nei grandi recinti ci vivono le bestie, le mucche, le galline…
Tu sei una gallina?
E la Lavinia:
– mamma, ma gli dici di smettere, deve sempre criticare tutto!
– Certo, faccio io, critico, perché “criticare” viene da un’antica lingua, e vuol dire “giudico”: tu devi imparare a giudicare con la tua testa!
(Mi ha fatto la linguaccia e ha ripreso a leggere la poesia che doveva imparare a memoria, ma so benissimo che il tarlo in testa gliel’ho messo, perché la conosco.
Voi continuate pure a seminare la vostra gramigna, che io ve la strappo tutta, filo per filo.
E ci pianto un fiore).
mi veniva un altro genere di commento .. se siamo belli di tanti colori ed è bella la diversità allora perché non è bello che si parlino lingue diversi .. altrimenti se siamo tutti uguali perché dobbiamo avere colori diversi (e anche qui potremmo discutere sui modelli estetici imperanti .. anche in occidente, basta guardare la tv anni 80 e l’attuale . all’epoca tante bellezze diverse, ora tutte molto simili e parlo di giovani)
il recinto .. il recinto di per sé è negativo come concetto, non sono le mura protettive
ma da quando è meglio un allevamento intensivo? non sta meglio la mucca nella sua piccola stalla in compagnia di qualche altra mucca, piuttosto che tutte assieme dentro un grande allevamento? :)
E perché ci dovrebbe essere bisogno di dividere con armi e reticolati chi dice mamma da chi dice maman?
Non mi risulta che vi siano reticolati tra Francia ed Italia. Semplicemente vi è un confine che stabilisce che da una parte ci sta la Francia con i suoi cittadini, le sue leggi ed il suo governo e dall’altra parte ci sta l’Italia con i suoi cittadini, le sue leggi ed il suo governo. Tutto qui.