Zona Franca: impensabile nell’eurozona
di RETE MMT (Stefano Sanna)
Ci risiamo. Quando ci si avvicina agli appuntamenti elettorali, in Sardegna come nelle altre Regioni assistiamo alla consueta operazione “rovistamento nella spazzatura”: i politici ritirano fuori vecchie soluzioni, spacciate come miracolose e invece inutili per risolvere il dramma economico che vive la Sardegna.
In questi giorni, Cappellacci ha tirato fuori la riciclata proposta dell’area franca per la Sardegna. Nelle ultime elezioni regionali la “miracolosa” soluzione dell’area franca era stata sostenuta da tutti i partiti politici.
Tecnicamente la zona franca consiste nella decisione politica di accettare che in un territorio ben definito si riduca il prelievo delle tasse.
Quando si sposa questa proposta si sta presupponendo che la Sardegna possa spendere in deficit, ovvero possa spendere più di quanto recupera con le tasse. Per dirla con i numeri, si sta presupponendo che la Sardegna possa spendere 200 per riavere indietro con le tasse 100. Ma l’Unione europea ha rinnovato la richiesta all’Italia di aumentare il disavanzo primario di bilancio, ovvero di incassare più di quanto spende. Sempre per dare un’idea con i numeri, di incassare 150 e di spendere 100. Il Governo italiano si prodiga nel rispettare le richieste europee di aumentare il disavanzo primario con l’obiettivo di ridurre il debito pubblico. In altre occasioni abbiamo già spiegato come questo sia un danno per l’economia e per l’occupazione.
Istituire la zona franca in Sardegna, sotto le prescrizioni dei Trattati europei e con il pareggio di bilancio in Costituzione, significa chiedere alle altre 19 Regioni italiane di pagare più tasse al posto della Sardegna, che ne pagherebbe meno. È improbabile aspettarsi il parere favorevole del resto d’Italia.
Quando la classe politica sarda si esprime a favore della proposta della zona franca, mente sapendo di mentire. Inoltre, quando sentiamo i politici sardi sostenere da una parte la zona franca e dall’altra sostenere gli impegni del Governo con l’Europa, si entra nell’area della cattiva fede.
Di fatto è impossibile istituire una zona franca nell’ambito di un sistema economico in cui si chiede agli Stati ed alle amministrazioni locali il pareggio di bilancio.
La zona franca può essere realizzata solo nell’ambito di una Nazione che recupera la propria sovranità monetaria. Può essere attuata solo da uno Stato che, attraverso il monopolio della propria valuta, è in grado di attivare sui territori le risorse reali che ne possono permettere lo sviluppo materia e immateriale, sociale e civile.
Il resto sono menzogne.
Fonte:http://www.retemmt.it/zona-franca-impensabile-nelleurozona/
Commenti recenti