FSI partecipa all’incontro ME-MMT a Perugia
Sabato 25/2 il sottoscritto insieme ai soci, Fabio Migliosi, un suo amico e Francesco Giannini, ci siamo incontrati alla Sala dei Notari per assistere all’evento organizzato da Me-Mmt umbria intitolato: ”Un Lavoro Transitorio di Cittadinanza” per L’Italia e per L’Europa.
Uno studio approfondito sui programmi di Lavoro Transitorio prodotto per il Gruppo EFDD del Parlamento Europeo. Sono presenti un centinaio di persone.
Apre la seduta Laura Agea (europarlamentare EFDD-M5s commissione occupazione e affari sociali) che, dopo aver presentato gli altri relatori, inizia ad elencare tutte le ”battaglie” del M5s in sede europarlamentare. Critica le storture di ”questa Europa” e parla a lungo di ”reddito minimo”, prima di cedere la parola a Warren Mosler (economista e imprenditore statunitense). Mosler, tradotto da Daniele Della Bona ( divulgatore FEF academy), tiene una lezione di economia usando una metafora per spiegare il problema della disoccupazione (e della riscossione delle tasse confrontando il nostro sistema a quello dell’antica Pompei), rendendo il discorso accessibile a tutti. Parte dalle basi per far comprendere bene il funzionamento di uno Stato; ”PRIMA lo Stato spende per POI ritirare le tasse e non l’inverso”, ci tiene a precisare, parlando alla platea, che ciò che lui dice è risaputo da tutti gli economisti ed esperti del settore. In breve il problema della disoccupazione, ci dice Mosler, è legato alla ”Spesa Pubblica INSUFFICIENTE”, poichè ”il Debito Pubblico è il Risparmio dei cittadini”. La risposta a tale problema può attuarsi solamente riducendo le tasse o aumentando la spesa, attualmente lo Stato tassa più di quanto spende (in molti ricorderanno anche P.B., ma Warren evita di nominarlo), quindi dobbiamo innalzare il deficit. Anche lui non risparmia le ovvie critiche alle politiche adottate dall’Ue; ”competitività significa tenere bassi i salari e l’inflazione attraverso un’elevata disoccupazione”. Eppure questa proposta è diretta proprio alla Bce e Ue, che dovrebbero ”offrire un lavoro transitorio ad un salario fisso, finanziato pubblicamente, a chiunque voglia e sia in grado di lavorare, per eliminare la disoccupazione”, adottandolo in tutti gli stati membri. Segue Mosler: ”la Bce finanzierà e gestirà il programma come uno strumento addizionale, il salario sarà fissato a 7 euro l’ora, a tempo determinato, favorendo la transizione dal pubblico al privato”. Prima di chiudere fa un commento sul reddito minimo proposto dai 5 stelle, mettendoli/ci in guardia da rischi inflattivi, ci tiene inoltre a precisare la diversità rispetto al ”lavoro transitorio”. Finito l’intervento di Mosler in molti lasciano la sala, quando inizia a parlare Tiziana Ciprini (deputato M5s commissione lavoro) il pubblico si è dimezzato. Inizia un discorso (un po’ fatalista direi) sui tempi che stanno cambiando e i lavori che stanno scomparendo (al gusto di jobless society), mettendoci dentro anche la robotica e tutto quello che serve per giustificare, a mio avviso, la crescente disoccupazione.
Dopo più di 2 ore di convegno anche noi decidiamo di uscire per distribuire un po’ dei nostri nuovi volantini, purtroppo la festa di carnevale in piazza e la musica a tutto volume non ci hanno permesso di intraprendere alcuna discussione. Ne ho lasciati una decina alle persone che se ne stavano andando (quelle che sono riuscito a raggiungere) e ho scambiato qualche parola con due giovani universitari che seguono la Me-Mmt, che hanno preso i volantini e mi hanno detto di conoscere già il FSI. Prima di salutarci andiamo a bere una birra tutti insieme, facciamo una bella chiacchierata sui temi appena descritti, sull’economia e sul sovranismo. Michele (amico di Fabio), laureato in informatica ma patito di economia, dice di seguirci ed apprezzarci, gli lasciamo il manifestino augurandoci una sua futura adesione al Fronte. Lascio una metà dei volantini in mio possesso sia a Fabio che a Francesco (all’incirca 200 per uno) e gli consegno le nuove tessere per i soci 2017. Insieme a Fabio abbiamo ipotizzato una serie di volantinaggi davanti alle università a partire da Marzo, da organizzare insieme agli altri soci.
Noi del Fsi sappiamo bene che il problema è l’Ue, che non si può riformare un sistema creato apposta per funzionare in un certo modo. L’unico vero cambiamento è tornare ad applicare la Costituzione, ”tornare ad adottare provvedimenti che, seppur imposti dai principi costituzionali, oggi ci sono vietati dai trattati europei.”
Manuel Costanzi
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