Gazebo sovranista a Ravenna
Sabato 16 settembre 2017 a Ravenna è tornato, dopo la prima esperienza della primavera scorsa, il gazebo informativo del FSI Emilia Romagna. Per me, dopo aver preso parte all’evento del 15 luglio a Pescara, dove è stata presentata l’iniziativa “Riconquistare l’Abruzzo” e all’incontro con i simpatizzanti romagnoli di fine luglio, è stato un momento molto importante perché ha segnato il ritorno alla militanza attiva dopo la pausa di agosto. Questa volta, nonostante gli inviti a tappeto a tutti i romagnoli, soci e simpatizzanti, di cui siamo a conoscenza, estesi dal sottoscritto e da Alessandro Bucci (alcuni hanno risposto che purtroppo il sabato mattina sono impegnati con il lavoro, ad esempio gli insegnanti), il gazebo viene allestito e condotto dai soli soci ravennati che, vista la concomitanza con il banchetto tricolore di Bologna, non hanno potuto contare, come nella prima edizione, sul preziosissimo supporto fisico e morale dei generosissimi soci emiliani. Abbiamo pensato di focalizzare l’azione dalle 8 alle 13 sulla piazza adiacente al mercato, che si affaccia sul corridoio che le persone percorrono arrivando dal parcheggio e rientrando nello stesso. Il cielo è coperto e la temperatura rigida per la stagione. Ci troviamo di buon mattino per allestire il gazebo e subito incontriamo le prime persone che transitano, alcune sono nostre conoscenze e si fermano volentieri a chiacchierare con noi, chiedendo con un po’ di stupore cosa stessimo facendo, cosa stessimo propagandando. Ci ascoltano volentieri, incuriosite, e accettano di buon grado il nostro volantino per leggerlo e valutarlo serenamente a casa. Siamo a Ravenna, non mi stancherò mai di ripeterlo, una delle ultime roccaforti piddine che non mollerà fino alla fine, come dimostra l’esito del referendum costituzionale del dicembre scorso. L’impresa è ardua ma al contempo molto stimolante. Ce ne stiamo al riparo sotto il gazebo lasciando in bella mostra il nostro banchetto tricolore con la bandiera sul davanti e i manifesti del “no al referendum” di lato, i volantini appoggiati e ben visibili. Notiamo che le persone guardano incuriosite: alcune si avvicinano spontaneamente attirate dalla bandiera, dai volantini e persino dai manifesti (anche se datati e utilizzati per una causa passata!). Il gazebo dona grande visibilità! I più timidi vengono avvicinati da me e Alessandro che ci rendiamo disponibili per ascoltare la loro voce, la voce del popolo: notiamo che spesso le analisi collimano con le nostre mentre per quanto riguarda le soluzioni ancora non tutti hanno realizzato che l’unica efficace e che può portare un reale beneficio all’economia del paese, e quindi a tutti i cittadini, consista nell’uscita dall’unione europea con il recesso dai trattati e conseguente uscita dall’euro. I più temerari auspicano e sarebbero favorevoli ad un uscita dall’euro. Durante la mattinata abbiamo condiviso la nostra visione con alcuni sindacalisti impegnati in un volantinaggio che, seppur nella differenza di opinioni politiche, si sono ritrovati in quanto come FSI proponiamo per il lavoro. É stata un’ottima occasione per farci conoscere ed essere informati sui loro eventi ai quali cercheremo di prendere parte, avvicinando i gruppi e le liste civiche locali. Una considerazione che abbiamo fatto a caldo è che le persone che frequentano il mercato sono mediamente “adulte”, scarseggiano cioè i giovani, i ventenni, i ragazzi in età universitaria o che si affacciano al mondo del lavoro appena dopo aver conseguito il diploma. Ovviamente abbiamo anche la soluzione: per ovviare a ciò e “intercettare” queste persone dobbiamo cambiare luogo e trasferirci in centro, nella passeggiata pomeridiana, visto che al mattino il centro non è molto frequentato ed è preferibile collocarsi al mercato. Abbiamo già in mente di realizzare questo tipo di azione per il mese di ottobre. Per le 13, come da autorizzazione del Comune di Ravenna, abbiamo smontato gazebo e banchetto. Una mattinata che ha messo in luce quanto sia importante la nostra presenza in mezzo alla gente, la disponibilità all’ascolto delle loro istanze e la presentazione delle nostre soluzioni, che ai più possono apparire “radicali” ma che, come abbiamo più volte rimarcato, sono le uniche efficaci. Il banchetto in due è stata sicuramente un esperienza molto impegnativa ma anche la dimostrazione che noi ci siamo e non siamo disposti a mollare di un centimetro. Ovviamente auspichiamo, specie con l’avvento dei banchetti pomeridiani in centro, una presenza più attiva dei soci e simpatizzanti romagnoli, anche in virtù delle sfide che ci attendono nel prossimo futuro. I soci emiliani sono sempre i benvenuti e la loro esperienza di militanza preziosa anche per noi stessi. Sottolineo in chiusura che nonostante tutte le difficoltà, con l’impegno e la forza di volontà, sabato 16 settembre 2017 i soci emiliano-romagnoli sono riusciti a mettere in campo contemporaneamente due azioni sul territorio, per la seconda volta, dopo la “doppietta” Bologna-Ferrara dello scorso 10 giugno. Già questo è motivo di orgoglio e di speranza per il futuro. Sarà dura lo sappiamo. Ma ne siamo certi.
CI LIBEREREMO!
Matteo Rossini
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