Volantinaggio FSI a Latina
LATINA 14 ottobre 2017, pomeriggio. Comincia la campagna autunno-inverno, e pure primavera-estate. Nuova consapevolezza, nuovo spessore di gruppo. Nuova responsabilità, nei confronti della quale la candidatura alla Regione Lazio e relativa battaglia elettorale è una parte. Di nuovo con Daniele, di nuovo sotto i portici in tutta la loro lunghezza: da palazzo M a P.za del Popolo; tra la marmorea Intendenza di Finanza e la Torre Civica con il sottostante balconcino, figlio del più celebre “balcone”, in uno svenatissimo tramonto d’una ottobrata romana, tra le ombre lunghe delle geometrie razionali. L’assenza di Paolo e Umberto è solo casuale. C’è pure la sagra del cioccolato, non ci perdiamo un assaggio (aggratis) io e Daniele. Per la verità ci siamo separati subito. Quando mi fermavo a parlare, il più delle volte spariva per continuare da solo. Lo incontravo dopo e mi raccontava dettagliatamente gli incontri fatti; cresce così in fretta il fringuello. Il rapporto è quello dello scorso referendum: 7 a 3. Tretestedi le trovi puntualmente. Tra gli altri sette ci sono quelli più “leggeri”, quelli che inveiscono contro il governo e i ladri, ma allo stesso tempo ascoltano e ripongono il volantino. Altri, veramente incuriositi, argomentano meglio e ti fanno gli auguri per la campagna elettorale regionale. Li invito tutti a firmare ai futuri “banchetti”. Già, il banchetto, da fornircene al più presto. Un posto buono è sotto i portici angolo P.za S. Marco, di fronte all’altro angolo occupato dal pittore moschettiere. E ogni tanto si incontrano “perle”. Stavolta tocca a Elle, e il fidanzato. C’era pure Daniele ed è stato un bene per la completezza espositiva, anche se in un frangente abbiamo parlato tutti e quattro contemporaneamente. Reattiva e discorsiva, l’abbiamo coinvolta (lei ha coinvolto noi) per buona mezz’ora. Giovani preparati e curiosi che intuitivamente già sanno tutto (pur non sapendo niente): gli argomenti/elementi offerti, velocemente li hanno sistemati in modo giusto precedendoci nelle conclusioni logiche. E’ rimasta ben impressionata, continuando a girare il volantino tra le mani e scorrendo le righe con le dita. Di certo verrà a trovarci in rete e pure in bacheca FSI Latina. Vedremo. Dobbiamo chiedere recapiti, mail, numeri telefonici, oppure scrivere il nostro sui volantini consegnati. Più tardi Daniele ha incontrato un sindacalista (che conosceva) della FIOM, sostanzialmente d’accordo. D’accordo sul costituzionalismo, non so quanto sul sovranismo. Comunque è emersa l’ipotesi di poter, noi, usufruire della sala convegni della FIOM, di 90 posti. S’è fatta notte, fa freddino. La gente si accalca presso gli stand cioccolatosi. Il buio biancheggiante di neon. Da mezz’ora non vedo Daniele, che non risponde al telefono. Torno in macchina, metto in moto ed ecco che chiama: ha appena finito un quasi comizio con alcuni anzianotti, molto vivaci e argomentativi, uno molto preparato. Va meglio rispetto alla campagna referendaria, siamo più efficaci e compatti, siamo più corpo collettivo. Siamo pure in quattro: Paolo e Umberto devono ancora scendere in campo, ma si sente che siamo in quattro. Pure prima eravamo in quattro, cioè io e Daniele.
Leano Mattucci
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