Volantinaggio FSI per la Festa dell’Unità Nazionale a Terni
Le celebrazioni, in occasione della giornata dell’ Unità d’Italia e delle Forze Armate, iniziano alle 10.00 con l’alzabandiera e la deposizione della corona di alloro presso il Monumento ai Caduti.
Anche se il momento è solenne, ci sono pochi partecipanti della società civile, in più, secondo il sottoscritto, si conclude tutto troppo frettolosamente, nell’arco di 15 minuti (non c’è neanche il tempo di cantare o ascoltare l’inno, visto che viene interrotto bruscamente).
Lascio i primi volantini appena terminata la celebrazione, poi mi dirigo in Piazza dell Repubblica dove la cerimonia continua con il passaggio in rassegna del Picchetto, delle Rappresentanze, dei Labari e dei Gonfaloni. Il Prefetto della Provincia di Terni, Paolo De Biagi, procederà poi alla lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.
Nel frattempo faccio il giro della piazza lasciando il nostro materiale alle persone, approcciandole nella maniera più cortese possibile, cercando di spiegare come, ancora oggi, c’è bisogno di combattere per l’indipendenza della nostra Repubblica; come da 30 anni ormai siamo legati a vincoli estranei alla nostra Costituzione.
Ottengo una buona risposta da chi mi ascolta, quasi tutti accettano di buon grado i volantini, cerco di essere sintetico ma incisivo, invitando tutti all’approfondimento sui nostri siti.
La cerimonia continua, con la lettura del messaggio del Ministro della Difesa, della “Preghiera per la Patria” e di un brano commemorativo da parte di uno studente del Liceo Classico “G.C..Tacito” di Terni. Vengono consegnate le onorificenze “Al Merito della Repubblica Italiana” alla presenza dei Sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti. L’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” di Terni accompagna la celebrazione e concluderà la cerimonia con l’esecuzione di alcuni brani.
Mi rivolgo ai partecipanti dei Vigili del Fuoco e Protezione Civile, Alpini e Croce Rossa, anche loro accettano la nostra informativa, dandomi ascolto. Così non è per Polizia e Guardia di Finanza, che rifiutano di accettare i volantini giustificandosi (mi dicono che non possono accettare materiale politico).
Singolare il dialogo che è scaturito dopo aver provato ad approcciare una signora, che mi svelerà essere professoressa e sostenitrice del Pd. Quando gli elenco le assurdità dei vincoli Ue mi esce fuori con un aneddoto, mi racconta del suo passato politico e la sua esperienza diretta ai tempi della CEE. Mi confessa che all’epoca prendeva 5 milioni di lire (uno sproposito anche secondo lei), vergognandosi un po’ nei riguardi di chi viveva con uno stipendio di gran lunga inferiore. Nonostante questa critica (a cui aggiungo la mia rispetto a quanti urlano agli sprechi e alla corruzione italiana senza nominare quelli extralusso dell’Ue) la signora crede che l’Ue vada cambiata da dentro (ma non è la sola), alla fine non accetta i volantini, così la saluto informandola del nostro cammino e percorso politico.
In definitiva mi ritengo soddisfatto della quantità di materiale distribuito e della varietà di persone con cui ho parlato. Questo è il terzo anno consecutivo che mi ”butto nella mischia” e tento di approcciare le Forze dell’Ordine, oltre che i civili, ormai ci sto prendendo gusto.
Stiamo arrivando, è solo questione di tempo, si avvicina sempre di più il giorno in cui ci libereremo.
Manuel Costanzi
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