Raid in Siria, cosa ha deciso il Consiglio di sicurezza dell’Onu
di LETTERA 43
Bocciata la richiesta della Russia, che voleva una condanna dell’attacco: «Gli Stati Uniti imparino a rispettare il diritto internazionale». Washington ha replicato a muso duro: «Quando il presidente Trump traccia una linea rossa, poi la fa rispettare».
[…] TRA MOSCA E WASHINGTON. «Gli Stati Uniti devono imparare che il codice internazionale sull’uso della forza è regolato dalla Carta delle Nazioni unite», ha tuonato Nebenzia. Ma Washington ha risposto a muso duro: «Abbiamo dato alla diplomazia occasioni su occasioni, il tempo delle parole è finito. Non permetteremo al regime di Assad di usare armi chimiche», ha detto infatti l’ambasciatrice americana Nikki Haley, che ha parlato di una «campagna di disinformazione» orchestrata dalla Russia sui fatti di Duma. «Se la Siria userà ancora le armi chimiche», ha aggiunto Haley, «gli Stati Uniti hanno il colpo in canna e sono pronti a sparare». Perché «quando il presidente Trump traccia una linea rossa, poi la fa rispettare» […].
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