Banchetto FSI ad Arezzo
Terzo banchetto del FSI per il 2018 ad Arezzo, sabato 24 Marzo. Dopo il mercato di V.le Giotto in cui eravamo stati costretti a coabitare con i gazebo delle forze presentatesi alle politiche, io e Jacopo avevamo sentito il bisogno di provare ancora in un quartiere più popolare prima di tornare nella nostra “tradizionale” piazza San Jacopo (in centro storico), ma il tempo, purtroppo, questa volta non ci è stato amico. La primavera quest’anno decisamente tarda ad arrivare e la piazza, che normalmente è abbastanza frequentata, questa volta è pressoché deserta, spazzata com’è dalle folate di vento freddo che ben presto ci costringono a rinunciare anche all’amatissimo “rollup” (lo striscione con il simbolo e le proposte politiche del FSI per sintetici punti, che normalmente attira sempre l’attenzione di diversi passanti), e anzi, ad un tratto minacciano addirittura di scaraventare l’intero gazebo in mezzo alle automobili che passano per la strada, inducendoci a fissarlo per maggior sicurezza ad una rastrelliera per biciclette e ad una panchina che provvidenzialmente sorgevano poco distanti. Non ci perdiamo d’animo lo stesso, però, anche perché nel frattempo era arrivato a darci una mano Giovanni Floriano da Firenze, che io e Jacopo abbiamo avuto così finalmente la possibilità di conoscere di persona dopo averci parlato oramai per settimane sia per chat che in occasione delle periodiche riunioni telematiche del gruppo toscano, con quali di volta in volta ci aggiorniamo nell’organizzazione delle varie iniziative. Chiacchierando tra di noi il tempo scorre veloce, e ogni tanto si ferma qualcuno a parlare o a chiedere qualche chiarimento prima o dopo aver preso il volantino, così come sempre abbiamo occasione di scambiare opinioni con qualcuno che è più incuriosito degli altri. Un signore molto anziano che ci chiede, al solito, se siamo “di destra o di sinistra”, è felice di apprendere da Giovanni che la nostra “collocazione” è virtualmente assai più vicina a quella del “vecchio” Psi che non a quella degli attuali partiti presenti in Parlamento (essendo lui un vecchio ammiratore di Nenni, a cui imputa però l’errore di essere entrato troppo in competizione con il Pci); un altro signore, decisamente più giovane, afferma di sentirsi abbastanza in sintonia con le nostre idee, ma ci confessa di essere stato inizialmente spiazzato dalla parola “sovranista”, che a lui richiama immediatamente un certo tipo di becero nazionalismo. Come già altre volte è accaduto, però, la persona che centra immediatamente il significato della parola, mettendola subito in relazione con la sovranità dello Stato nazionale, non è un cittadino italiano ma un’ immigrata proveniente dalla Romania, che qui fa l’infermiera e che dopo essersi inizialmente schermita perché «tanto io non posso votare», intavola una discussione serrata con Jacopo parlando anche della mutata situazione del suo paese di origine dal punto di vista geo-politico, ormai «pieno di soldati e basi militari americane». Verso metà pomeriggio, riceviamo anche la visita del cognato di uno dei nostri due nuovi soci della provincia aretina, Antonino Augugliaro (che in questo periodo è spesso fuori dall’ Italia per motivi di lavoro); è venuto apposta a cercarci per consegnare nelle nostre mani la quota di iscrizione del suo parente (che provvederemo a girare al più presto al nostro tesoriere nazionale Andrea Franceschelli), più un contributo ( altrettanto generoso) per il nostro gruppo FSI – Toscana, che verrà opportunamente registrato come sempre da Iacopo Biondi, che fra noi è quello che si occupa della gestione del conto corrente a livello regionale. Cogliamo allora anche da qui l’occasione per salutare il nostro Antonino, che in questo momento ci starà leggendo nientemeno che dal Rwanda: grazie Antonino, e speriamo di vederci al più presto, ti aspettiamo! Ad un certo punto del tardo pomeriggio, Giovanni naturalmente deve lasciarci per andare a prendere il treno che lo riporterà a Firenze; ci salutiamo, felici di esserci conosciuti e ci diamo appuntamento per il 7 di aprile, quando convergeremo tutti nel capoluogo toscano per dare vita alla nostra prima iniziativa di presentazione del Fronte Sovranista Italiano e di una delle sue specifiche proposte (quella di riforma del sistema tributario), in una serata che vedrà anche la partecipazione degli amici di MMT-Italia e del Gruppo di studio Art. 53, che si occupano specificamente di fisco e Costituzione. Anche io e Jacopo di lì a poco, un po’ infreddoliti, smontiamo il gazebo e ci diciamo che per come si era messa all’inizio non è andata poi così malaccio, ma ci ripromettiamo di ritornare al più presto nella “nostra piazza” in centro storico, dentro le mura, non tanto perché possa essere considerata un po’ il “salotto buono” della città, quanto perché lì siamo sicuri di avere maggior visibilità. Non abbiamo fretta, sappiamo di avere molta strada davanti.
Ci libereremo!
Luca Russi
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