FSI partecipa all’incontro “Il fantasma della politica economica” di Senso Comune a Firenze
Giovanni Floriano (Fsi Firenze) e il sottoscritto, Jacopo D’Alessio (Fsi Siena), partecipiamo all’incontro presso l’aula meeting Malaspina in località San Lorenzo. Sono stati invitati per l’occasione Giorgio La Malfa e l’economista Emiliano Brancaccio per discutere su “Il libretto amaranto – Per un’economia al servizio del popolo”. Presentano Senso Comune i relatori Tommaso Nencioni e Simone Gasperin, i quali spiegano che l’associazione sia sfornita ancora di un programma economico esaustivo, e che hanno bisogno di lasciarlo ancora aperto al dibattito prima di arrivare ad una sua versione definitiva. Chiedono perciò ai due ospiti di commentarlo attraverso alcune domande. Ad una prima lettura ci rendiamo subito conto con Giovanni che le linee guida di Senso Comune, sebbene ancora in fase di sviluppo, sono condivisibili nella maggior parte anche dalla nostra fazione. La Malfa denuncia il neo-liberalismo e propone un intervento pubblico che si limiti però alla reintroduzione di regolamenti piuttosto che all’idea di Stato banchiere e imprenditore. Brancaccio, viceversa, risponde che il disastro delle banche come MPS nascono a causa dell’ ‘economia casinò’, e non per la corruzione nata in seno al sistema bancario pubblico della 1° Repubblica, anche là dove in parte ci fosse stata. Brancaccio ritiene il libretto amaranto in certi parti ancora debole in quanto il ruolo dello stato deve essere maggiormente interventista. Brancaccio risponde alla mia domanda sulla sua idea di costruire un soggetto politico che recuperi la ‘lotta di classe’. Chiedo se per lotta di classe intenda una dicotomia netta tra capitale e lavoratori privati dipendenti, oppure tra classi lavoratrici, sia pur considerate nelle loro differenze, e il grande capitale. Dunque, domando se, a suo avviso, nella seconda ipotesi sia auspicabile una prospettiva pluriclassista in base all’idea dei padri costituenti come Lelio Basso. E il professore concorda con la prospettiva del FSI. L’incontro ci dà inoltre l’occasione di ricambiare la visita di alcuni soci di Senso Comune che sono venuti ad assistere alla presentazione del nostro documento sulla fiscalità progressiva e di parlare con loro. Quindi, discorriamo anche con membri di altre associazioni tra i quali Filippo Abbate, della MMT Toscana, che conferma la sua disponibilità ad aiutarmi nel lavoro che sto organizzando nel senese (Tra Colle Val d’Elsa e Poggibonsi) insieme ad Indipendenza. A breve una cena con lui, Andrea Bartalini, Giacomo Burrasi, e altri.
Ci libereremo.
Jacopo D’Alessio
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