Un aereo russo è stato abbattuto in Siria (15 i morti). Cosa succede ora
di AGI.IT
La Russia punta il dito contro i militari israeliani, che non confermano né smentiscono. Il caso è destinato a riaccendere nuove tensioni nell’aerea
Un aereo militare russo è stato abbattuto per errore dalla contraerea siriana mentre era in corso un attacco degli F-16 israeliani su Latakia, e i 15 militari a bordo sono tutti morti. L’abbattimento sul cielo del Mediterraneo da parte di un missile S-200 di Damasco è stato confermato dalla Russia, che sulle prime ha accusato Israele per quella che ha definito come “una provocazione deliberata”, e ha convocato l’ambasciatore israeliano a Mosca. Toni che successivamente si sono calmati, grazie ad un contatto diretto tra Putin e Netanyahu, al termine del quale il presidente russo ha parlato di una “serie di coincidenze” che hanno portato alla tragedia.
Israele ha confermato l’attacco e si è detto addolorato per le perdite russe, ma ha scaricato ogni “colpa” sul presidente siriano Bashar Al Assad. Le accuse di Mosca sono motivate dal fatto che lo Stato ebraico avrebbe avvertito del raid aereo solo un minuto prima che di passare all’azione, e i suoi piloti avrebbero usato l’Ilyushin-20 russo come “copertura”.
“Azioni irresponsabili”
La Russia sulle prima pareva intenzionata a portare il caso oggi stesso in Consiglio di sicurezza dell’Onu, ma fin da subito ha assicurato che quanto accaduto non ostacolerà l’intesa raggiunta lunedì stesso con la Turchia per l’istituzione di una zona di sicurezza smilitarizzata di 15-20 chilometri a partire dal 15 ottobre, che eviti una massiccia offensiva sulla provincia settentrionale di Idlib.
La vicenda è sembrata portare ai minimi storici il livello delle relazioni tra Russia e Israele. “Gli aerei israeliani hanno deliberatamente creato una situazione pericolosa a Latakia”, ha denunciato il portavoce del ministero della difesa russo, Igor Konashenkovin, che ha definito “irresponsabili” le azioni di Israele che hanno reso l’Il-20 “vulnerabile ai colpi della difesa siriana”. Per il portavoce si è trattato di un atto “ostile” al quale Mosca si riserva il diritto di rispondere. L’Ilyushin-20, che stava rientrando alla base aerea russa di Hmeimim, vicino a Latakia, era scomparso dai radar a 35 chilometri al largo dalla costa siriana alle 23 locali (le 21 in Italia).
Israele, come sempre, non conferma né smentisce
Il raid israeliano ha preso di mira un deposito di munizioni e un sito industriale e ha fatto due morti e almeno 10 feriti, tra cui sette militari siriani, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Israele, come sempre, non ha confermato, né smentito l’attacco anche se negli ultimi tempi ha intensificato le operazioni in Siria contro arsenali e armamenti forniti dall’Iran. I radar russi avrebbero anche registrato “lanci di missili dalla fregata francese Auvergne, che era in quella zona”, ha fatto sapere Mosca. Un portavoce francese ha però negato qualsiasi coinvolgimento delle forze di Parigi nell’incidente.
Un portavoce del Pentagono si è limitato a riferire che “i missili non sono stati lanciati dalle forze Usa”, anche se ufficiosamente aveva già fatto filtrare che l’aereo era stato colpito da un missile della contraerea siriana, uno di quegli S-200 che per ironia della sorte sono stati forniti a Damasco proprio dalla Russia.
FONTE: https://www.agi.it/estero/aereo_russo_abbattuto_siria_israele-4390646/news/2018-09-18/
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