India: concluso accordo con Russia per l’acquisto del sistema missilistico S-400
di SICUREZZA INTERNAZIONALE
L’India ha concluso un accordo con la Russia per l’acquisto del sistema missilistico terra-aria S-400, ignorando gli avvertimenti degli Stati Uniti che tale acquisizione potrebbe scatenare le sanzioni stabilite dalla legge statunitense.
L’accordo è stato firmato in occasione della visita a Nuova Delhi del presidente russo, Vladimir Putin, cominciata il 5 ottobre, durante il quale il leader ha partecipato al summit annuale con il primo ministro indiano, Narendra Modi. Si stima che il contratto valga più di 5 miliardi di dollari e che conferirà all’esercito dell’India un’abilità di abbattere velivoli e missili senza precedenti. Putin e Modi hanno altresì firmato 8 accordi relativi all’energia nucleare e alle ferrovie. Inoltre, la Russia aiuterà l’India nella sua missione spaziale con equipaggio, che Nuova Delhi vorrebbe concludere entro il 2022.
L’India e la Russia portano avanti colloqui in merito all’acquisizione del sistema missilistico russo dal 2015. Tale sistema è considerato il più efficace della sua classe, superiore persino al sistema americano Patriot, secondo alcuni esperti. L’S-400 Triumf può intercettare e colpire numerosi obiettivi, tra cui velivoli pilotati e droni, missili da crociera e balistici, nel raggio di 400 km. Funzionari della Difesa americani ritengono che una volta operativo, l’S-400 potrebbe essere utilizzato per raccogliere dati tecnici su aerei da combattimento progettati dagli Stati Uniti e che informazioni critiche potrebbero essere passate a Mosca intenzionalmente o involontariamente.
Da parte sua, l’India spera che il presidente statunitense, Donald Trump, rinunci a imporre sanzioni sul Paese a causa dell’acquisto del sistema missilistico, che Nuova Delhi considera un deterrente contro la superiorità militare della Cina.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato che i Paesi che commerciano con i settori dell’intelligence e della difesa della Russia dovranno automaticamente affrontare una serie di sanzioni, secondo la legge chiamata Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act (CAATSA), che era stata firmata nel 2017 dagli Stati Uniti per punire la Russia a causa del suo coinvolgimento nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2016, dell’aggressione in Ucraina e della sua partecipazione alla guerra civile siriana. L’ultima volta che gli USA hanno fatto ricorso al CAATSA è stato il 21 settembre scorso, quando Washington ha sanzionato la Cina per aver acquistato equipaggiamento militare dalla Russia, tra cui il sistema S-400.
Tuttavia, mentre la Cina viene vista dagli Stati Uniti come una potenza rivale emergente, l’India è considerata un alleato strategico. A inizio settembre, il segretario alla Difesa, Jim Mattis, e il segretario di Stato, Mike Pompeo, si erano recati in visita ufficiale nella capitale indiana per approfondire i legami politici e di sicurezza tra i due Paesi. Nell’occasione, le due parti vevano valutato la possibilità di concludere il Communications Compatibility and Security Agreement (COMCASA), un accordo sulla sicurezza e la compatibilità delle comunicazioni, che potrebbe aprire la strada alla vendita di apparecchiature militari statunitensi verso il Paese asiatico. Gli USA sono il secondo fornitore di armamenti dell’India, mentre Mosca è il primo, con il 68% delle forniture tra il 2012 e il 2016.
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Consultazione delle fonti inglesi e redazione a cura di Chiara Romano
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