“Sovranisti organici”: limite al sovranismo costituzionale

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3 risposte

  1. Antonio ha detto:

    Alberto Rosa dice cose condivisibili ma bisogna anche dire che molte delle sue critiche si possono tranquillamente rivolgere ad anni di pubblicazioni di questa stessa pagina web , perché è proprio il discorso sovranista in sé che ha prodotto tutto questo . A monte c’è il revival patriottardo . E’ vero che ci sono soggetti che, all’interno di questa corrente, propugnano una variante sciovinista e aggressiva di nazionalismo (ammesso che ne esita una non sciovinista ) e ce ne sono altri che (credo) in buona fede si accostano a concetti come Patria o Nazione ambendo non a rinverdire la tradizione storica cui quei termini alludono, bensì ad attuare un’idea (vaga) di autogoverno dei cittadini e dei lavoratori sui processi economici che attraversano la società. Ma certamente queste persone faranno sempre fatica ad uscire dall’ambiguità e a dissociarsi dai primi , perché è il discorso sovranista e patriottardo in sé che ha come premessa la chiusura delle frontiere e l’esclusione : una frontiera si riesce a legittimare e a difendere dall’interno solo se si incoraggiano , e si inscrivono nel funzionamento delle istituzioni , sentimenti identitari nazionalistici ( come attestato da tantissime pubblicazioni di questo stesso sito ) ; il che apre inevitabilmente la strada al neorazzismo culturalista ( che ha preso il posto del vecchio razzismo biologista , squalificato dalla scienza ) e sciovinista . E questo sciovinismo identitario , oltre ad essere notoriamente il cuore delle ideologie di estrema destra ( il cui antiliberismo si coniuga in chiave neorazzista e reazionaria ) , va chiaramente contro gli interessi dei lavoratori ( che non hanno patria ) e la democrazia moderna .

  2. Antonio ha detto:

    Ho scritto Alberto Rosa , mi scuso . Ovviamente è un errore , volevo scrivere Alberto Serra .

  3. Stefano D'Andrea ha detto:

    Il sovranismo in Italia è la premessa di ogni posizione politica sensata. L’Unione Europea è una organizzazione unica nella storia del mondo, perché ha tolto agli Stati il potere di fare politiche fiscali, monetarie, industriali, commerciali, che non siano compatibili con i trattati europei e il diritto derivato e ha imposto la costruzione del mercato globale (non solo europeo). Non ha senso essere sovranisti negli USA o in Russia o in Australia o in Canada o in Corea del sud o in Cina o in Algeria o on Turchia, perché questi sono Stati sovrani e non pseudostati, in realtà regioni di un mercato amministrato da una organizzazione liberale. E per recuperare la sovranità e attuare la Costituzione nata dalla Resistenza è necessario il sentimento patriottico, perché la Patria è il desiderio della Patria. Chi identifica patriottismo e nazionalismo o è un falsario o è un ignorante. Ci siamo liberati fin da principio di queste due categorie di persone, che per fortuna non hanno alcun seguito. Non sono nemmeno avversari, tanto sono insignificanti. Altro discorso sono i liberali del PD e di FI. Essi difendono le assurde scelte fatte in questi 25 anni. Lo fanno per non dire che sono responsabili del disastro. Si possono capire, anche se non giustificare. Essi mentono e ingannano gli elettori. E sono perciò avversari.

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