Il Fronte Sovranista Italiano incontra altre associazioni a Figline Valdarno ( FI)
Domenica 23 settembre a casa del Socio Diego Muneghina si è svolto un incontro fra rappresentanti di FSI Toscana e vari gruppi e associazioni del Valdarno fiorentino.
L’incontro aveva come scopo il confronto sulla situazione politica generale e su quella amministrativa di Figline Valdarno, per verificare la possibilità di organizzare eventi e riunioni insieme.
Oltre 35 i presenti alla giornata. L’introduzione è stata fatta dall’organizzatore, che ha svolto un intervento sulla relazione fra produttività e salari reali nelle economie avanzate occidentali.
E’ emerso che, a fronte di un incredibile aumento della produttività, i salari reali sono rimasti sostanzialmente stabili. Questa differenza ha prodotto, come conseguenze, da un lato l’incremento esponenziale del debito privato, dall’altro un sempre maggiore allargamento della “forbice” della ricchezza fra “grandi ricchi” ed il resto della popolazione
Nonostante queste evidenti inefficienze, il liberismo è ancora raccontato come il sistema sociale migliore, capace di auto-regolarsi, di selezionare le idee e le iniziative migliori. Al contrario è per sua natura portato a soddisfare solo obiettivi di breve termine e quindi incapace di plasmare una società equilibrata, sensibile anche ad obiettivi non meno rilevanti come: piena occupazione, ambiente, fame nel modo, salute, ecc.. Queste considerazioni riportano al ruolo dello stato ed alla necessità di sollecitare un dibattito su questo tema che vada oltre gli slogan.
Dopo l’intervento introduttivo hanno preso la parola:
Giulio Cantini (Partito Comunista Italiano)
Mauro Ottaviano (Potere al Popolo)
Claudio Mazzoccoli (Ass. art. 53)
Jacopo D’Alessio (Fronte Sovranista Italiano)
Simone Lombardi (Idea Comune)
Astrit “Tito” Meta (Ass. art. 3)
Giacomo Burresi e Simone Lepore (Associazione 25 Aprile)
Si è acceso un dibattito ricco e vibrante, nel corso del quale i presenti hanno concordato che il “pensiero unico liberista” deve essere vigorosamente respinto e deve prendere corpo una visione dei rapporti sociali non basata sul mercantilismo.
Tutti i presenti hanno concordato sulla necessità di porre un argine rispetto alla mercificazione di tutti gli aspetti della vita umana, sottolineando la necessità di mettere all’attenzione dei cittadini che esistono aspetti della vita che devono essere lasciati lontani dalla competizione privatistica.
Tutti hanno sottolineato la volontà di mettere in campo al più presto iniziative comuni per rimettere al centro del dibattito politico i temi sociali più vicini alla vita delle persone: lavoro, sanità, fisco, istruzione, interventi dello stato sull’economia, centralità delle PMI nel tessuto economico italiano, ricerca scientifica, valorizzazione di arti e cultura, sostegno alle fasce deboli della società.
Il secondo tema dell’incontro ha riguardato la situazione del comune di Figline e Incisa Valdarno. Unanime il giudizio politico disastroso sulla giunta PD. Sul punto, particolarmente interessante l’intervento svolto dal rappresentante di idea Comune, Simone Lombardi. Quest’ultimo ha espresso ottimismo circa le prospettive future, sottolineando che la profonda crisi del PD fornisce concreta speranza di un risultato molto brillante per la sua lista alle prossime elezioni ed ha chiesto la collaborazione di tutti i presenti per portare all’attenzione dei cittadini figlinesi la possibilità di far salire al governo del Comune persone e gruppi con idee profondamente diverse da quelle liberali e mercantili del PD.
In questo ambito, l’idea di creare attenzione e pubblici dibattiti mettendo insieme le energie di tutti i presenti è stata accolta da Lombardi, come da tutti i presenti, in modo estremamente favorevole.
Oltre ai punti in comune sono stati riscontrati anche temi sui quali il giudizio politico è diverso. In particolare il giudizio sulle prospettive dell’Unione Europea ha fatto emergere profonde diversità di vedute. Alcuni (ovviamente FSI in primis) vedono nella rottura della UE (e dell’eurozona) uno snodo fondamentale per tornare a governare l’economia con tutti gli strumenti – non solo macro economici – nelle mani dei governi e quindi dei cittadini; altri, sulla base di idee “internazionaliste”, sostengono ancora che questa UE sia riformabile e che la rottura costituirebbe anche la fine di una prospettiva comune dei popoli europei.
L’incontro si è concluso con la prospettiva di ritrovarsi al più presto per pensare all’organizzazione di un evento sulla situazione dell’ospedale Serristori e più in generale della Sanità Pubblica in Italia.
Diego Muneghina
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