FSI manifesta per la nazionalizzazione della rete autostradale
Sabato 20 ottobre 2018 la sezione romana del FSI è scesa in piazza, al fianco di altre sigle ed organizzazioni, per reclamare, attraverso la messa in atto della nazionalizzazione, il ritorno al pieno controllo pubblico dell’intera rete autostradale nazionale.
Non solo la recente strage di Genova ha evidenziato tutte le lacune delle concessioni private, ma già nella relazione del 2017 la Corte dei Conti aveva registrato una perdita secca di 40 miliardi per lo Stato a seguito delle privatizzazioni, con appena il 4% della manutenzione ordinaria promessa e nessun investimento, a fronte dei lauti profitti realizzati dai privati grazie ai rincari di pedaggi e tariffe, tra le più alte in Europa.
Alla manifestazione ha preso parte un cospicuo gruppo del FSI della sezione romana (in costante crescita per quantità e per qualità degli iscritti) rinforzato dalla preziosa presenza dei soci tarquinesi Andrea Alquati e Sergio Bruni (che ha addirittura preso un giorno di ferie per partecipare), Martina Carletti (FSI Perugia), di Luca Russi e Andrea Bartalini (FSI Toscana) e Rosa Spadafora e Giuseppe Cicatiello (FSI Campania).
Un nutrito ed eterogeneo assembramento di persone si è radunato al meriggio in piazza della Repubblica ove i militanti del FSI hanno avuto modo di intessere relazioni costruttive con gli astanti ed in particolare con gli amici di “Senso comune”, con i “Giovani socialisti”, nonché con Stefano Fassina.
Il corteo si è mosso alla volta di Piazza San Giovanni ove è giunto al vespero; durante il percorso, che si è snodato per alcuni chilometri tra le principali vie della capitale, un gran numero di passanti, incuriositi dal drappello sovranista, si è avvicinato per rivolgere domande e per ricevere volantini.
La manifestazione si è svolta in maniera estremamente pacata e compassata rivelandosi un grande successo sia dal punto di vista numerico e sia per l’interesse suscitato.
L’intervento pubblico nell’economia, imposto dalla Costituzione a tutti i governanti, è da sempre uno dei cavalli di battaglia del FSI. Quest’ultimo caldeggia, fin dalla sua nascita, la ricostituzione delle imprese pubbliche che facevano capo all’IRI e, più in generale, un poderoso ritorno al protagonismo statale (caratteristico dell’Italia dei primi trent’anni del secondo dopoguerra) nei servizi essenziali e in tutti i settori strategici e di interesse nazionale.
Andrea Riacà
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