FSI ubiquitario in Sicilia: conferenza e volantinaggio davanti a PIIGS a Catania e provincia
Venerdì pomeriggio (26 Maggio, ndr) sovranista!
Abbiamo in programma due eventi distanti circa 35 chilometri e un’oretta di tempo per spostarsi. Io, Giuseppe Nocera e Lorenzo D’Agata vogliano andare prima alla presentazione dell’ultimo libro di Diego Fusaro “pensare altrimenti” (in programma alle 17 presso il monastero dei benedettini di Catania) e poi alla proiezione del film sull’euro e l’austerità “PIIGS” (alle ore 20.30 al cinema di Riposto in provincia di Catania). All’ultimo minuto un problema di salute costringe Lorenzo D’Agata a rimanere a casa mentre un impegno lavorativo impedisce a Giuseppe di venire alla presentazione del libro, mi raggiungerà in serata al cinema. Alla presentazione del libro vado quindi da solo nella speranza di incontrare in sala alcuni simpatizzanti che avevo precedentemente invitato all’evento. Così è, infatti, al mio arrivo, mi accorgo che sono già presenti 3 simpatizzanti… Ci mettiamo un po’ a conversare e uno di loro mi presenta altri due signori che vorrebbero saperne di più sulla causa sovranista… Sul momento non c’è tanto tempo per parlare e così rinviamo un discorso più ampio a una prossima riunione… Io approfitto intanto del ritardo di Diego Fusaro per dare un volantino a ciascuno dei presenti in sala (30-40 persone). Una di loro vuole maggiori informazioni e decidiamo di scambiarci i numeri di telefono… Inizia la presentazione del libro introdotta da un lungo intervento del professore Coniglione (docente di Storia della Filosofia all’università di Catania) e seguita poi dalla relazione dell’autore. Il professore Coniglione, prima, e Fusaro, poi, trattano diversi temi: dalla tecnica della stampa mainstream e della società in generale di etichettare qualsiasi pensiero non convenzionale come “complottismo” allo scopo di denigrarlo e annientarlo, all’isolazionismo sociale, alle lotte sociali tra le “nuova plebe” (cioè tra carnivori e vegani, tra vaccinisti e antivaccinisti, tra antifascisti e non fascisti, tra accoglienti e anti immigrazione incontrollata, ecc) invece che tra il popolo e l’elite finanziaria sovranazionale, fino ad arrivare a temi quali la necessità di riportare la politica ad un controllo sull’economia e la necessità di riconquistare la sovranità nazionale. La conclusione di Fusaro è poi stata quella che, per iniziare a cambiare le cose è necessario “pensare altrimenti” cioè cominciare ad avere il coraggio di pensare con la propria testa anche opinioni etichettate dalla società e dai media come alternative e magari complottiste. Alla fine della presentazione c’è poi stato spazio per alcuni interventi e io sono intervenuto con una domanda di questo tenore: «Innanzitutto mi complimento con entrambi per la lucida analisi della società e per la capacità dialettica di saper trattare tanti temi in poco tempo (io ci avrei impiegato una settimana) ma mi chiedo… cosa fare? Come può la “nuova plebe” trovare riscatto? La risposta me la do da solo ed è: oltre iniziare a “pensare altrimenti” è utile associarsi. Tutti noi che abbiamo queste opinioni dissonanti dovremmo unirci in modo tale da fare mucchio e diventare forti. Personalmente ho deciso di aderire al Fronte Sovranista Italiano nella speranza di far crescere un partito che un giorno possa diventare grande e portare, all’interno delle istituzioni, l’istanza di riconquista della sovranità per riportare la Costituzione al centro del nostro ordinamento giuridico.» Il commento di Fusaro su questo è stato di un certo scetticismo sul fatto che questi nuovi partiti saranno in grado di avere successo (cosa che ovviamente non condivido). Alla fine ancora qualche chiacchierata con alcuni curiosi, un panino al volo e via di corsa al cinema. Giunto a Riposto trovo ad aspettarmi Giuseppe Nocera che aveva già cominciato a parlare con alcune persone che attendevano l’inizio del film. Chiediamo al proprietario del cinema ed ad Antonio Cutraro (uno dei tre registi) di poter lasciare qualche volantino all’ingresso. Permesso accordato. Entriamo in sala e inizia una breve presentazione da parte del regista. Inizia la proiezione. Bel film, piacevole da vedere, adatto a tutti, anche a chi non ha alcuna preparazione su temi economici, questi temi vengono riportati a una dimensione umana facendo vedere gli effetti delle politiche economiche europee su una cooperativa sociale di Roma che alla fine è costretta a chiudere e non potrà più offrire i propri servizi a disabili e persone svantaggiate come aveva fatto con successo fino ad ora. La sensazione è che sale la rabbia. Da questo punto di vista il film è perfettamente riuscito e suscita una gran voglia di attivarsi e di fare qualcosa. Dopo il film si accendono le luci in sale e comincia un dibattito, il regista chiede le nostre opinioni; prendo subito la parola e faccio i complimenti, sottolineo timidamente la critica che nel frattempo ho maturato e cioè il fatto che il film parla essenzialmente di euro e austerità e lascia intendere che una politica economica diversa, pur rimanendo nell’UE e forse addirittura nell’euro, possa risolvere i problemi che sono stati sollevati. Mi permetto di dire che altri temi, quali la libera circolazione dei capitali e delle merci non sono stati trattati nel film ma non ne faccio una colpa al regista visto che il tempo è comunque limitato e in un film non si può parlare di tutto. Anche qui faccio invece un appello all’aggregazione allo scopo di far crescere un grande partito sovranista. A questo punto mi dirigo all’uscita a distribuire i volantini a chi comincia ad andare via mentre lascio Giuseppe Nocera a intervenire per rimettere la discussione sui giusti binari dopo che essa aveva cominciato ad andare in maniera molto confusionaria sul tema del debito pubblico. Giuseppe riceve i complimenti da parte di un ragazzo con il quale prende contatto e poi mi raggiunge all’uscita dove io nel frattempo inizio a parlare con i presenti e trovo molti curiosi. Una donna ci dice che ci conosce già e che sta valutando di aderire, altri si mostrano interessati e ci scambiamo i contatti su Facebook. Siamo soddisfatti, abbiamo fatto conoscere il partito alle tante persone (circa 80) presenti e abbiamo preso i contatti con alcuni ragazzi attivisti della MMT con i quali abbiamo ipotizzato l’organizzazione di seminari congiunti per divulgare i temi macroeconomici e approfondire la visione del FSI che di fatto va oltre il programma prettamente economico e (a mio parere incompleto e a tratti errato) della MMT.
Bruno Zerbo
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