Uno dei leader dei Gilet Gialli: “Penso che finiremo come il Movimento 5 Stelle in Italia”
di L’ANTIDIPLOMATICO
I gilet gialli non ci stanno, la protesta continuerà a cominciare da sabato, a Parigi. Cedric Guemy è uno dei leader moderati della mobilitazione che sta dilagando in tutta la Francia. Il Governo ha concesso una moratoria, con la sospensione per sei mesi dell’aumento delle tasse sui carburanti e dei rincari di luce e gas, ma per i gilet gialli “non basta”. Lo dice chiaramente in un’intervista al Giornale questo 51enne dirigente di un’impresa di trasporti che si sta trovando a gestire la protesta e le sue deviazioni violente.
“Siamo contenti di aver trascinato l’esecutivo a questo punto, ma non basta. Finché il Governo non capirà fino in fondo, la nostra lotta non si fermerà.
Vogliamo l’annullamento della tassa sul carburante, l’apertura di un negoziato sul potere d’acquisto dei francesi e sull’aumento del salario minimo. La moratoria sembra più una mossa per scavalcare le elezioni europee. Che saranno la disfatta di Macron”
Per Guemy i gilet gialli avranno una evoluzione in senso politico, verso la forma partito.
“Penso che finiremo come il Movimento 5 Stelle in Italia”
Il leader moderato rivela che una riflessione verso la trasformazione in partito è già in atto. Ci sono però all’interno del movimento “alcuni estremisti che non vogliono negoziare, ma rompere”. Questo anche perché il Governo di Parigi non ha voluto dialogare da subito.
“La gente è esasperata perché non ce la fa più a vivere. Tutto è costosissimo. Le tasse sono troppo alte e il salario di un francese medio non basta”.
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