Bagnai, Borghi, Barra Caracciolo e Rinaldi: tre gravi errori, non un tradimento
di STEFANO D’ANDREA
Prima di un Governo sovranista, serve (almeno) un partito sovranista.
L’ingenuità dei sovranisti che vorrebbero un governo sovranista, prima di aver lavorato anni o decenni a un partito sovranista, è mastodontica.
Siccome gli avversari dei sovranisti sono tutti i non sovranisti – siano europeisti o altreuropeisti che meglio andrebbero detti sovranari, si auto-qualifichino di destra di sinistra o di centro, fascisti o antifascisti, sedicenti socialisti o dichiarati liberali – è evidente che uno, due o tre deputati e senatori sovranisti dentro un partito non sovranista non svolgono alcuna funzione positiva per il sovranismo italiano e rinunciano (devono rinunciare, per rispetto della linea del partito) a divulgare il messaggio sovranista, indebolendo addirittura la prospettiva sovranista.
Non c’è stato nessun tradimento da parte di Borghi, Bagnai, Barra Caracciolo e Rinaldi (Savona è sempre stato avversario), i quali hanno commesso tuttavia tre gravi errori:
a) non impegnarsi umilmente e insieme ad altri a costituire un partito sovranista;
b) credere che vi fosse almeno un minimo di affinità tra sovranisti e altreuropeisti (sovranari) – che sono invece avversari dei sovranisti – e perciò entrare (o collaborare) da sovranisti in un partito non sovranista, quindi avversario dei sovranisti;
c) pensare presuntuosamente di riuscire a indirizzare e quindi utilizzare un partito grande, che ha quarant’anni di storia, il quale, ovviamente, li ha utilizzati.
Sono tre gravi errori politici, non un tradimento.
Sbagliano dunque i sovranisti delusi, che, commettendo esattamente gli stessi tre errori compiuti da chi è entrato in Parlamento o al Governo per sostenere un partito e un Governo avversari dei sovranisti, ora si sentono delusi dai loro beniamini, da essi ingenuamente elevati a supereroi, quando si tratta di normali principianti della politica che hanno commesso tre errori, comuni anche a chi oggi presuntuosamente si sente deluso o tradito (insomma i fans hanno commesso gli stessi errori degli idoli, quindi è ingiusto che si sentano delusi o traditi).
Senza una dose enorme di umiltà e di pazienza da parte di tutti, non si va da nessuna parte.
Noi ve lo diciamo da sei anni.
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