Intanto al Senato…
di GILBERTO TROMBETTA (FSI Roma)
Il Senato ha approvato il disegno di legge della maggioranza di riforma costituzionale che taglia il numero dei deputati (da 630 a 400) e dei senatori (da 315 a 200). I Sì sono stati 185, i No 54, gli astenuti 4. Il testo passa ora alla Camera.
L’Italia è già uno dei Paesi col più basso numero di parlamentari pro capite d’Europa, a dispetto di quello che credono in molti.
Il disegno approvato oggi ricalca la riforma che propose Renzi un paio di anni fa e sonoramente bocciata con l’ormai celebre referendum.
Tutto questo, dicono, per risparmiare circa 100 milioni di euro. Cioè lo 0,006% del PIL. Briciole.
E, a fronte di queste briciole, stanno pericolosamente riducendo gli spazi di democrazia e la partecipazione. Si limita insomma l’accesso alle sedi del potere legislativo da parte del popolo.
Si nasconde, dietro il “taglio degli sprechi”, il taglio della democrazia. E, anziché vergognarsene, se ne vantano.
Commenti recenti