USA – Corea del Nord: annunciata sede del summit con Kim in Vietnam
di SICUREZZA INTERNAZIONALE
Il presidente americano, Donald Trump, ha affermato che i diplomatici statunitensi hanno avuto un incontro “molto produttivo” con i funzionari nordcoreani, e ha annunciato che il vertice tra lui e il leader di Pyongyang, Kim Jong Un, si terrà il 27 e 28 febbraio prossimi nella capitale vietnamita, Hanoi.
Nella serata di venerdì 8 febbraio, Trump ha reso noto su Twitter che dopo un incontro fruttuoso tra la delegazione USA e quella nordcoreana, è stato infine deciso il luogo in cui si terrà il prossimo summit tra lui e Kim; il vertice si svolgerà su due giornate, il 27 e 28 febbraio, e avverrà a Hanoi, capitale del Vietnam. “Sono impaziente di vedere il Chairman Kim e far avanzare la causa della pace!”, ha concluso il capo di Stato sul social network. È proprio a Hanoi che è collocata l’ambasciata nordcoreana.
Trump aveva già annunciato che avrebbe incontrato il leader della Corea del Nord in Vietnam il 27 e 28 febbraio nel corso del discorso sullo Stato dell’Unione, tenutosi martedì 5 febbraio; tuttavia, in quell’occasione, il leader della Casa Bianca non aveva ancora divulgato la città esatta in cui si sarebbe svolto l’evento. Durante l’intervento, il presidente aveva ammesso che resta molto lavoro da fare per promuovere la pace tra i due Paesi, tuttavia aveva sottolineato i primi progressi, citando l’interruzione dei test nucleari nordcoreani e l’assenza di lanci missilistici negli ultimi 15 mesi.
Nel corso della settimana passata, il rappresentante speciale per la Corea del Nord del Dipartimento di Stato americano, Steve Biegun, si è appositamente recato a Pyongyang, mercoledì 6 febbraio, per concordare tutti i dettagli dell’incontro tra Trump e Kim. Il Dipartimento di Stato, venerdì 8 febbraio, ha reso noto che Biegun ha avuto tre giornate di colloqui e dialoghi con la controparte nordcoreana, Kim Hyok Chol, in preparazione dell’evento, e che sono previsti ulteriori incontri tra i due diplomatici prima del summit tra i due capi di Stato. Durante tali incontri, ha altresì rivelato il Dipartimento di Stato, sono state discusse tematiche “calde” quali la denuclearizzazione della penisola coreana.
Biegun ha poi affermato di aver delineato una serie di obiettivi “concreti” per questo secondo futuro summit, volti in primis all’abbandono del programma nucleare; il funzionario americano ha altresì rivelato che, nel caso tale vertice sia fruttuoso, gli Stati Uniti sarebbero pronti a concludere la Guerra di Corea del 1950-53, che si era conclusa ufficialmente con un armistizio, e non con un vero e proprio trattato di pace. Biegun e Trump hanno poi entrambi evidenziato gli aspetti positivi che un successo delle trattative apporterebbe a livello economico tanto per Washington quanto, soprattutto, per P’yongyang, la quale “sotto la leadership di Kim Jon Un, diverrà una grande potenza economica”, come ha scritto su Twitter il presidente Trump.
In seguito al summit del 12 giugno scorso a Singapore, Kim Jong-un aveva riferito a Trump che il suo Paese si impegnava a prendere le misure per completare la denuclearizzazione, tuttavia, come ha spiegato Biegun, è necessario stabilire “quali siano tali misure”. “Da parte nostra, siamo preparati a discutere molte questioni che potranno accrescere la fiducia reciproca, al fine di istituire una pace duratura”, aveva continuato il rappresentante speciale. Kim Eui-keum, portavoce del presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, aveva riferito ai giornalisti che Seul aveva accolto positivamente la notizia del secondo summit tra Trump e Kim.
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Consultazione delle fonti inglesi e redazione a cura di Claudia Castellani
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