Quelle due curve gemelle e fedeli
di ALESSANDRO GILIOLI
Tra gli effetti della fine delle ideologie e della crisi delle democrazie c’è la fedeltà assoluta al Capo, che appunto ha già sostituito le ideologie e sta sostituendo anche le democrazie.
Era uno dei temi di cui parlava spesso l’ultimo Bauman, che – per minore intelligenza mia – semplificherò molto: l’esternalizzazione dei poteri dalle democrazie parlamentari ai mercati (e in generale alle dinamiche economiche) ha reso deboli i partiti e i parlamenti, quindi le persone non credono più che i partiti e i parlamenti possano davvero modificare il reale facendo i loro interessi, quindi ci si affida sempre di più a un capo assoluto sperando che lui – proprio in quanto assoluto, sciolto da vincoli, discussioni, parlamenti etc – abbia i muscoli per fare quello che le democrazie non riescono più a fare.
Le ideologie hanno fallito, hanno tradito, le loro declinazioni parlamentari si sono annacquate e scolorite fino al nulla, le loro possibilità di migliorare le nostre vite si sono ridotte infinitamente, quindi ci resta solo il Capo bravo e buono a cui affidarci, in cui sperare. Di qui il passaggio graduale ma visibile dalle democrazie alle “democrature”. Di qui la sostituzione dei partiti con i nomi dei loro capi (voto Berlusconi, voto la Meloni, voto Renzi, voto Salvini, voto Di Maio, ma anche voto De Magistris, è uguale).
Questo un po’ ha a che fare anche con il machismo esibito (quello dei vari Trump, Orbán, Putin, Salvini etc) perché il maschio alfa al potere aumenta la percezione di forza fin dalle società del Neolitico. E ha a che fare con la rete perché questa disintermedia i rapporti tra leader e folla, tende a eliminare tutto quello che stava in mezzo, quindi facilita il processo di cui sopra: ci sono solo massa e capo.
Un’interessante declinazione di questa dinamica l’abbiamo avuta da due parti avverse ma assai speculari nella giornata di ieri. Nella quale si sono viste due curve sud contrapposte ma altrettanto certe nel loro comune comportamento, basato sulla fedeltà quasi canina (sia detto con rispetto) verso chi comanda.
Da una parte, quella del M5S, si trattava di decidere se abiurare a un principio fondante (i politici non devono avere alcun tipo di privilegio e devono farsi giudicare dalla magistratura come qualsiasi altro cittadino)* per obbedire al capo Di Maio, il quale è oggi imbullonato alla poltrona del potere non diversamente da un qualsiasi Mastella. Hanno scelto di obbedire al Capo. Nessun principio, nemmeno quelli fondanti, oggi vale più della fedeltà al leader.
Dall’altra parte, quella dei renziani, si brandisce l’hashtag #siamotuttimatteorenzi, che vale la pena di seguire oggi su Twitter: un popolo compatto e fedelissimo al suo leader, anzi orgoglioso di questa fedeltà sempre assoluta (sciolta da qualsiasi dubbio, da qualsiasi pensiero critico), che si schiera come un sol uomo a difesa del capo, senza bisogno di sapere altro, anzi senza volere sapere altro perché la fedeltà ha bisogno di “bias”, non di approfondimenti.
Certo, sono due popoli diversi, sono due curve diverse, per tanti aspetti. Una è oggi potere e ministeri, oltre che deglutizione continua di bocconi assurdi e di tradimenti dei princìpi per non perderlo. L’altra potere e ministeri è stata di recente ma adesso è minoranza, ormai minoranza anche nel suo stesso partito, quindi agitazioni quasi da troll per disturbarne le primarie, e tuttavia è ancora più arroccata e fedele proprio per livore verso il mondo che ha tradito, quello stesso livore triste che esce dalle pagine dell’ultimo libro di Renzi.
Due curve diverse, certo, ma quanto simili nella loro cieca fedeltà al capo, nei loro tweet iperassertivi, nei loro attacchi reciproci, nei loro linguaggi da stadio. Come gemelli nati nella stessa culla e da quella culla usciti nemici, ma pur sempre gemelli.
* In merito alla parte in corsivo, non condivido in toto il principio dell’autore. Qui è possibile leggere il pensiero del presidente FSI.
Fonte: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2019/02/19/quelle-due-curve-gemelle-e-fedeli/
Commenti recenti