Il politologo marxista Atilio Boron percorre questa pista, ovvero la CIA ‘’potrebbe sacrificare Juan Guaidò, eliminandolo, data l’inutilità della manovra, e incolpare della sua morte il governo bolivariano. Con questo si cercherebbe di creare un clima mondiale di rifiuto che giustificherebbe, con l’aiuto della stampa canaglia, un’operazione militare su larga scala. E’ chiaro che questo sarebbe un gioco di altissimo costo politico perché la credibilità del governo degli Stati Uniti a fronte di un fatto di questo tipo è uguale a zero’’ 1. Il signor Guaido è una carta sporca, disprezzato dai chavisti e considerato un (in)utile idiota dagli anti-chavisti; di gente come lui si può sempre fare a meno. Aldilà di questo personaggio politico educato alla corte di Soros e dell’OTPOR 2, è molto importante inquadrare (in termini analitici e non propagandistici) la strategia dell’imperialismo americano-sionista prevedendone le (catastrofiche) mosse.

 

Thierry Meyssan: ‘’Rendere ciechi i protagonisti’’

La guerra di quarta generazione, meglio definita dagli esperti di comunicazione come guerra psicologica, rende ciechi i protagonisti; la stragrande maggioranza dei cittadini si ritrova totalmente incapace di fare previsioni.

Il conflitto in corso risparmierà pochissimi stati sudamericani. Il governo neofascista brasiliano verrà trascinato – foraggiato da Trump e Netanyahu – in un conflitto che porterà il paese verso la catastrofe. Colombia e Guyana sono stati, ma non conoscendo l’integrazione sociale non possono autodefinirsi nazioni; le aree geografiche sono ridistribuite sulla base della classe sociale d’appartenenza con la borghesia metropolitana che spadroneggia su popoli ridotti all’anonimato. Il piano del complesso militar-industriale è funzionale alla logica dei neoconservatori: la distruzione del mondo non globalizzato, un progetto perseguito da uomini come Bush, McCain, Horowitz e Bannon. Conclusione: l’Alt Right è una costola del neoconservatorismo, con alcuni aggiustamenti più mediatici che politici.

Lo studio di Thierry Meyssan ci aiuta, finalmente, ad abbozzare delle previsioni in linea col lavoro degli studiosi di geopolitica:

“Pur supponendo che Guaidò si sia autoproclamato presidente ad interim credendo di poter risolvere la crisi e servire il proprio Paese, in realtà ha fatto il contrario. Il suo gesto provocherà una situazione che verrà assimilata a una guerra civile. Guaidò o i suoi successori chiameranno in soccorso i fratelli latino-americani. Brasile, Guyana e Colombia dispiegheranno [sedicenti] forze di pace sostenute da Israele, Regno Unito e Stati Uniti. I disordini continueranno fino a quando intere città saranno ridotte in macerie. Poco importa che il governo venezuelano sia bolivariano o liberale, che sia filo- o anti-USA. lo scopo non è sostituirlo, ma fiaccare in modo durevole lo Stato. Il processo avviato in Venezuela si estenderà ad altri Paesi del Bacino dei Caraibi, a iniziare dal Nicaragua, fino a che nell’insieme della regione non rimarrà un potere politico degno di questo nome’’ 3

L’applicazione della dottrina denominata caos creativo, di Edward Luttwak e Samuel Huntigton, prevede l’utilizzo delle gang tribali – MS-13, Mara 18, Banda Z – contro gli stati latino-americani. La manipolazione dei clan – più che altro si tratta di una “fascio-mafia”latina, seguirà un percorso pressoché analogo alla gestione ‘’occulta’’ del fondamentalismo sunnita (ISISAl Qaeda ed il wahabismo) contro il panarabismo laico ed antimperialista. Washington persegue progetti nel lungo periodo, riciclando attori consumati e bruciando piccole comparse troppo inette per restare in gioco.

Seguiamo la conclusione dell’articolo di Boron: ‘’Se Washington fece saltare la corazzata Maine nella baia dell’Avana nel 1898 (mandando a morte 254 marinai) per giustificare la dichiarazione di guerra contro la Spagna e prendersi Cuba; se per entrare nella 2° Guerra Mondiale il presidente Franklin D. Roosevelt acconsentì a permettere che l’Armata Imperiale giapponese attaccasse “a sorpresa” Pearl Harbour nel dicembre 1941 causando la morte di circa 2.500 marinai e il ferimento di altri 1.300, chi potrebbe credere che, se a Guaidò succedesse qualcosa di male – cosa che nessuno desidera – il colpevole potrebbe essere qualcun altro e non il governo degli Stati Uniti?’’. Il fallimento di Guaido era nell’ordine delle cose; la CIAl’aveva previsto? Nelle prossime settimane questa domanda troverà risposta.

Il governo USA, alle strette con lo Stato Profondo, sta passando da fallimento in fallimento.

1.

https://www.resistenze.org/sito/te/po/ve/povejc05-021313.htm

2.

3.

https://www.voltairenet.org/article204871.html