La governabilità in sé non è un valore
di LORENZO D’ONOFRIO (FSI Pescara)
La governabilità non è un valore costituzionale; con i partitini da zerovirgola, con governi che duravano in media 1 anno, ci abbiamo costruito un Paese, una classe media e 30 anni di mobilità sociale, perché le forze politiche che dovevano trovare una intesa per formare i governi, sorvegliati dal Popolo che rappresentavano, si muovevano nell’arco costituzionale e per attuare la Costituzione (nonostante vi fossero forze esterne a remare contro).
La storiella dei partitini che ricattavano le maggioranze non regge alla prova dei fatti (è successo di peggio con il maggioritario), e all’esame delle riforme che sono state realizzate nel trentennio glorioso. I partiti liberali, che non rappresentavano il Popolo ma una élite, erano scarsamente rappresentativi e scarsamente rappresentati (non arrivavano sopra il 5%).
Oggi il partito liberale ha l’unanimità in Parlamento, pur continuando a rappresentare solo una élite; questo perché con la forza del capitale e dei media ha ingannato il Popolo, inducendolo, con il marketing, a pensare liberale e a remare contro i propri interessi.
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