“Sinistra”, anno zero
di LUCA RUSSI (FSI Arezzo)
Le patrimoniali senza vincoli alla libera circolazione di capitali (che fanno solo sorridere i ricchi, che dagli Anni Novanta portano lecitamente i soldi all’estero con un click e senza aver nemmeno più bisogno degli “spalloni”), Greta che stringe la mano ai potenti che fan finta di preoccuparsi per le emissioni di CO2, i “migranti” usati come carne da cannone per le guerre tra poveri, il cosmopolitismo liberale dei padroni scambiato per l’Internazionalismo dei lavoratori, il cavallo di Troia de “l’Europa” distruttrice di nazioni e Costituzioni, i finti diritti alla “felicità” individuale agitati strumentalmente perché rubino la scena a quelli sociali e collettivi (trattati invece alla stregua di poco più che ciarpame ideologico, da gettare nell’indifferenziato di un’epoca “superata” che si pretenderebbe che non tornasse mai più):
eccola, la “sinistra moderna”: quella “liberale, libertaria e liberista” che non osa nemmeno più mettere in discussione le quattro libertà fondamentali, simbolo dell’”integrazione europea”, indispensabili per la completa realizzazione dello strapotere del Mercato sull’ Uomo (la libertà di circolazione delle merci, dei lavoratori, dei servizi e dei capitali);
quella col ditino puntato e col sopracciglio perennemente alzato, comicamente offesa con il popolo divenuto “brutto sporco e cattivo” che non la vota più, essendo diventata quanto di più lontano possa esserci da quegli strati di popolazione impoverita che in questi dieci anni di Grande Depressione 2.0 hanno sofferto maggiormente.
Spiace constatarlo, ma la mutazione genetica politico-culturale subìta, a livello individuale ha assunto i connotati di un vero e proprio marasma mentale: siete diventati niente di più e niente di meno che dei nemici di classe, e in quanto tali, tornerete le “quattro noci nel sacco con la pretesa di mandare a ritroso il corso della Storia” di cui parlava un certo Togliatti: si approssima una insignificanza politica che sconterete per decenni.
Intanto, grazie a voi, le destre nazional-liberiste ringraziano, incassano e soffiano sul fuoco in tutto il Continente. Bene, il passaggio era forse obbligato: prima vi toglierete di torno e meglio sarà; ad altri spetterà il compito di ricostruire dalle macerie tutto quel che avete distrutto negli ultimi trent’anni, dovessimo mettercene altrettanti.
Siamo all’Anno Zero.
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