Caro Augias, vediamola questa sinistra “razionale”
di OLTRE LA LINEA (Stelio Fergola)
Corrado Augias lo ripete, il trionfo della razionalità è solo a sinistra. “È facile essere di destra. Significa seguire gli istinti e non il ragionamento. Essere di sinistra, invece, è più difficile perché gioca sul terreno della conoscenza degli argomenti”.
Dunque a “destra” (virgolettato non casuale, non sopporto questa semplificazione ma purtroppo sono anche io costretto a farne uso, per necessità di sintesi) si vivrebbe alla stregua di uno stato di bestialità, fatto di impeto e sensazioni e mai di analisi. A “sinistra”, al contrario, vince l’analisi e il raziocinio, oltre che, ovviamente, la conoscenza degli argomenti.
Andiamola a vedere, questa favolosa razionalità di sinistra.
Augias e la sinistra “razionale” dei porti aperti e dell’immigrazione clandestina
L’Italia è in crisi economica da più di dieci anni, ci sono 5 milioni di cittadini sulla soglia di povertà, deve affrontare a breve scadenza emergenze quali terremoti, alluvioni o allagamenti (l’ultima, quella avvenuta a Venezia, patrimonio indiscutibile italiano e mondiale).
La sinistra razionale, non si sa bene come, propone di fare di più per tutte queste realtà, ma al tempo stesso di impiegare ingenti risorse per regolarizzare l’immigrazione clandestina (come i 5 miliardi all’anno che spendevamo fino all’arrivo di Salvini per l’accoglienza), aprire i porti alle ONG e regalare cittadinanze con lo ius soli e lo ius culturae. In parole povere, aggiungere a 5 milioni di disperati altri milioni di disperati, un approccio che giammai ci permetteremmo di definire irrazionale, da poveri trogloditi istintivi quali siamo.
Augias e la sinistra razionale “europeista, ma per lo stato sociale”
La sinistra razionale, quella intelligente, ci fracassa il cervello su quanto siamo incapaci di essere liberi economicamente, pur essendo diventati negli anni Ottanta la quinta potenza industriale al mondo, e quanto abbiamo bisogno di Europa.
Ci ripete che dobbiamo ripianare il nostro debito pubblico, nonostante sono 25 anni che il nostro Stato incassi più di quanto spenda senza non solo riuscire a ripagarlo, ma vedendolo aumentare.
Ci sottolinea che ci vuole spesa pubblica, ma con le tasse per carità, perché poi il debito non si sana, e giammai stampare moneta ed avere una libertà monetaria, meglio affamare la popolazione. Giammai piani industriali, giammai opposizione agli strozzini di Bruxelles. Razionale, no?
Sinistra razionale e le emergenze fascismo e razzismo
La sinistra razionale grida all’allarme fascismo quando i partiti che più o meno si rifanno a quel pensiero ideologico, alle ultime elezioni, non hanno superato l’1,5%. Fa già ridere così, passiamo oltre.
La sinistra razionale inventa casi di razzismo per qualsiasi aggressione a persone di colore, che in pratica divengono razziste solo per il fatto di essere dirette a persone di colore. Tre casi su tutti, Daisy Osakue, colpita da un uovo da figli di rappresentanti politici dello stesso PD, che dopo il fattaccio fu ricordata ovunque quale vittima di non si capisce bene di quale discriminazione. O della classifica delle azioni qualificate come razziste del 2018, in cui vigeva la stessa tendenza a qualificare nuovamente come discriminatorio qualsiasi atto contro un immigrato o persona di etnia differente, così, perché il razzismo è a prescindere.
L’ultimo caso, quello di Liliana Segre, a cui viene assegnata la scorta per le “200 minacce antisemite al giorno” ricevute sui social, fonte Osservatorio sull’antisemitismo, roba seria, non si discute. Passa qualche giorno e si scopre che le fonti dell’Osservatorio parlano di 197 azioni qualificate come minacce, risalenti all’intero anno 2018 e non a un giorno solo (una vera emergenza, su una popolazione di 60 milioni di individui), e nemmeno rivolte alla Segre.
La quale è senza dubbio più intelligente di coloro che sfruttano il suo nome per le loro campagne sull’impiego del cervello e della razionalità.
“Essere di destra è facile”. Ma dove, caro Augias?
Esauriti gli argomenti che dimostrano incontrovertibilmente l’incredibile capacità di analisi e di raziocinio che domina un uomo o una donna di sinistra dalla nascita fino alla morte, c’è da sottolineare come l’ultimo delirio del giornalistissimo Augias sia in realtà la prima parte di quella infelice frase, ovvero il fatto che essere di destra sia “facile”. Dai luoghi comuni, alle discriminazioni e gli sfottò, essere di destra non è mai stato facile. Dalle prese in giro sul presunto fascismo a scuola, al giustamente citato da Francesco Giubilei oggi su facebook “è una persona intelligente, peccato che sia di destra”, al dogma della brutalità, della corruzione e dell’ignoranza e dell’evasione fiscale che non si capisce bene perché apparterrebbe solo a chi crede nelle identità, nelle tradizioni, nella tutela dei lavoratori italiani, nella fiscalità che non affama e nella difesa dei propri confini.
L’applauso che il pubblico di “di Martedì” le ha indirizzato quando appena stava iniziando a pronunciare la sua “riflessione” è sintomatico del vostro mondo di plastica. Fatto di adorazioni pubbliche, di fiducia cieca, di religiosità atea e laica e di tutto ciò che, con il ragionamento, non è mai andato d’accordo.
Se almeno non ci rompeste i timpani con le vostre fesserie sulla superiorità della vostra razza (intellettuale) la cosa potrebbe anche essere tollerabile, ma poiché lo fate incessantemente da 50 anni il lancio di pomodori è il minimo che possiate attendervi.
Fonte: https://oltrelalinea.news/2019/11/21/caro-augias-sinistra/
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