Sparite tre milioni di partite IVA
di LUCA RUSSI (FSI Arezzo)
Non si parla di un decennio, eh?
No, dal 2016 sono sparite 3 milioni di P.Iva, da circa 8 milioni che eravamo (mi ci metto pure io che faccio parte della categoria) siamo diventati circa 5 milioni. Su un fatturato di 45.000 Euro (che per me già è una chimera, io sono un restauratore di beni culturali, quindi un artigiano) tolte spese, tasse e contributi mediamente secondo lo studio rimarrebbero circa 17.000 Euro, con cui devi mandare avanti l’attività (e campare una famiglia), ergo poco più di 1.000 Euro al mese, senza malattie, ferie (cosa sono?), con le bollette e l’affitto di casa da pagare (o il mutuo, per chi ce l’ha), e..ah, scordatevela la pensione, al massimo vi spetterà qualcosa più della minima (se arriverete a 70 anni senza crepare prima). E nel frattempo quella scatola di immonda propaganda di regime che chiamate Tv manda in onda l’idraulico col passamontagna manco fosse un terrorista dell’IRA.
NB. prima di scrivere le solite menate sul fatto che “se le tasse le pagassero tutti, allora, bla bla”, fate due cose:
1) andatevi a leggere le statistiche sull’evasione fiscale, potreste scoprire che il nostro Paese non è tra I primi posti in “Leuropa”, e soprattutto che la stragrande parte dell’evasione non proviene dal salumiere sotto casa, ma – chi l’avrebbe detto? – dai grandi gruppi industriali e finanziari che, grazie al fatto che i capitali dagli Anni Novanta sono liberi di circolare dove più gli aggrada, sottraggono decine di miliardi al Fisco;
2) indovinate chi impone gli attuali livelli di tassazione, le demenziali regole di bilancio che chiamate “razionalizzazioni alla spesa pubblica” e i sunnominati divieti di controllo amministrativo sulla circolazione di capitali agli Stati nazionali che un tempo tutelavano I piccoletti con norme (orrore!) PROTEZIONISTICHE.
Fatto? Ci siete?
(O caz**, mi sa che siete dei “Sovranisti”, eh… no, Salvini non c’entra proprio niente, quello è buono solo per I cervelli di sardina)
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