Il dovere di non rinunciare ai diritti
di MICHELE DURANTE (FSI Genova)
Non adempiere al dovere di far valere i propri diritti nutre, alimenta e in un certo senso legittima la spoliazione dei diritti. Parlo soprattutto dei diritti sanciti nella nostra Costituzione i quali si reggono sull’inderogabile dovere di solidarietà, che costituisce l’architrave di una comunità socialdemocratica.
Rinunciare ad alcuni diritti in vista di un vantaggio a breve termine, come succede spesso nel mondo del lavoro, non solo produce una perdita di maggior valore sul lungo termine alla persona che vi rinuncia, ma arreca danno all’intera collettività e intralcia coloro che adempiono al dovere di far valere i propri diritti.
In questo periodo storico si è persa la consapevolezza dei diritti sociali acquisiti nel corso degli anni dalla nascita della nostra Repubblica, grazie ad una perpetua narrazione mediatica-culturale che ha indotto le persone a colpevolizzarsi per le proprie condizioni socioeconomiche. Il risultato è che ci troviamo in una condizione psicosociale indotta e diffusa che ha il solo fine di ottundere il senso critico dei cittadini. Credo che questo senso critico vada risvegliato attraverso la consapevolezza e il riconoscimento di ciò che ci appartiene e abbiamo faticosamente conquistato con anni di lotte politiche.
Bisogna ricominciare a lottare per i propri diritti, il che significa fare politica, nella vita di tutti i giorni, facendo propri e difendendo i valori costituzionali. Valori che il Fronte Sovranista Italiano – Riconquistare l’Italia si propone di divulgare e convogliare in un’ideologia socialdemocratica e solidaristica che induca in un’ampia fetta di popolazione il senso dei doveri e dei diritti costituzionali, i quali non sono altro che due facce della stessa medaglia, una medaglia che sta a simboleggiare la voglia di una vita comunitaria equa che permetta a tutti i cittadini una vita dignitosa e non una mera sopravvivenza.
Pertanto, chi manca di coraggio o consapevolezza per far valere i propri diritti ha il dovere inderogabile di appoggiare e sostenere chi non cede alla logica della lenta sottrazione dei diritti e dell’annichilimento dei valori costituzionali. Solo stringendoci attorno all’idea di società che risiede ed è sancita nella Costituzione ’48 saremmo in grado di uscire da questa crisi che è una crisi d’identità valoriale prima che economica.
Solo così ci libereremo!
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