La liquidazione del debito pubblico
Traduzione di Hervé Baron (FSI Schio), Marco Di Croce (FSI Roma), Emilio Di Somma (FSI Torino) e Massimiliano Sist (FSI Aprilia).
NBER WORKING PAPER SERIES
LA LIQUIDAZIONE DEL DEBITO PUBBLICO
Carmen M. Reinhart
M. Belen Sbrancia
Working Paper 16893 https://www.nber.org/papers/w16893
NATIONAL BUREAU OF ECONOMIC RESEARCH
1050 Massachusetts Avenue
Cambridge, MA 02138
March 2011
Gli autori desiderano ringraziare Alex Pollock, Vincent Reinharte, Kenneth Rogoff per i commenti e suggerimenti utili e il National Science Foundation Grant No.0849224 per il supporto finanziario. Le posizioni qui espresse sono degli autori e non rappresentano necessariamente quelle del National Bureau of Economic Research.
©2011 by Carmen M. Reinhartand M. Belen Sbrancia. Tutti i diritti riservati. Brevi sezioni del testo, non più di due paragrafi,possono essere citate senza permesso a condizione che se ne riconosca la fonte.
La liquidazione del debito pubblico
Carmen M. Reinhart and M. Belen Sbrancia
NBER Working Paper No. 16893
Marzo 2011
JEL No. E31,E4,E6,F3,F4,H6,N10
SINTESI
Storicamente, periodi di alto indebitamento sono stati associati a un aumento dell’occorrenza di default o ristrutturazioni del debito pubblico e dei debiti privati. Un modo più sottile di ristrutturare il debito è quello della “repressione finanziaria”. La repressione finanziaria comprende i prestiti diretti al governo da parte del settore privato vincolato (ad esempio, i fondi pensione), l’imposizione esplicita o implicita di limiti ai tassi di interesse, regolamentazione dei movimenti internazionali di capitale e, in generale, un più stretto rapporto tra stato e sistema bancario. Nei mercati finanziari del sistema di Bretton Woods, pesantemente regolati, la presenza di molte restrizioni facilitò un’acuta e rapida riduzione dei rapporti tra debito pubblico e PIL tra gli anni ‘40 e i ‘70 del Novecento. Tassi di interesse nominale bassi aiutano a ridurre il costo dei debiti, mentre un’elevata incidenza di tassi di interesse reale negativi liquida o erode il reale valore del debito pubblico. Perciò, il successo della repressione finanziaria nella liquidazione di debito è massimizzato qualora sia accompagnato da una discreta e costante dose di inflazione. L’inflazione non deve cogliere gli agenti di mercato alla sprovvista e non deve essere molto alta (rispetto agli standard storici). Per le economie avanzate prese in considerazione, i tassi di interesse reale erano negativi per circa la metà del tempo tra il 1945 e il 1980. Per USA e UK, secondo le nostre stime, la liquidazione annuale del debito pubblico tramite tassi di interesse reali negativi ammonta a una media tra il 3% e il 4% del PIL annuo. Per Australia e Italia, che registrarono tassi di inflazione più alti, l’effetto liquidatorio fu maggiore (intorno al 5% annuo). Descriviamo alcune delle misure regolative e delle azioni politiche che caratterizzarono l’apogeo dell’era della repressione finanziaria.
Carmen M. Reinhart
Peterson Institute for International Economics 1750 Massachusetts Avenue, NW Washington, DC 20036-1903 and NBER creinhart@piie.com
M. Belen Sbrancia
University of Maryland College Park, MD Sbrancia@econ.umd.edu
La traduzione dell’intero saggio si legge qui.
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